Baccano norvegese come non se ne sentiva da mesi.
Echi di mercurio non dilatato.
Avventure grafiche
extradegne...
Che il freddo aguzzi l'ingegno è ovvio come l'acqua calda,
spesso, come il "core" reso metallo di ufficio.
La proposta nevralgica, post-irata, post-riflessiva, attrezzata e caratterizzata massicciamente, quanto a mescola degli ingredienti base,
è discutibile.
Le proprietà dei mischioni temperati pare piacere ai media. Ovvio?
Mi pare (eccome).
Ma cosa c'è oltre l' Hot(postcore) e il Cold(core) in questo Sibiir?
Poco: tecnica e forma-canzone.
Attorno, invece, N date, e, uffici che riorganizzano "stampa", serate etc. Ben... è.
Tesi... i 5 'Osloenser' riconoscono i destini dei popoli incastrati nel Potere e ,quindi, negli eccessi di topi... (tempi)
Non so, da qui, se abbiano stomaco e liriche per paperi ma
ove le chitarre tramino "Vie" e gli urli "liberazioni"
una qualche angoscia r-esistente e lesiva rimane tra i veicoli stessi della società, sino alle tracce e nel prodotto finito (tempi)
Certo bisogna farne di strada
da una ginnastica d’obbedienza
fino ad un gesto molto più umano
che ti dia il senso della violenza
però bisogna farne altrettanta
per diventare così coglioni
da non riuscire più a capire
che non ci sono poteri buoni(Faber)
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?