Sette anni da quel "
Return to Heaven Denied Pt. II - A Midnight Autumn’s Dream", un disco che colpevolmente è passato negli anni successivi alla sua pubblicazione un po' in sordina ma che invece al sottoscritto continua a convincere in maniera più che positiva, possiamo ringraziare i
Labyrinth che tramite
Frontiers Records sono tornati ad imbracciare (insieme) gli strumenti e che il prossimo 21 Aprile daranno alla luce il nuovo "
Architecture of a God", ottavo album sulla lunga distanza.
Perchè possiamo ringraziarli?
Beh, un po' sulla fiducia (credere che i Lab possano fare un disco semplicemente brutto è come credere che i politici si dimezzino lo stipendio) e un po' perchè alla luce di questo singolo "
A New Dream", reso disponibile il 28 Febbraio 2017, l'orizzonte si fa nitido e roseo come non mai.
Rimasto in piedi il nucleo storico
Tiranti-Cantarelli-Thorsen ed ingaggiati i "nuovi"
Oleg Smirnoff,
Nik Mazzucconi e
John Macaluso, "A New Dream" è un quadro tinteggiato dai Labyrinth più melodici e progressivi, quelle melodie immediatamente riconoscibili disegnate con gran classe ed immutato gusto della coppia di chitarre più poetica e potente che l'Italia ci abbia mai regalato, adornate dalle tastiere di un mostro come Sminoff, non trascurando anzi ponendo come ciliegina finale LA voce di Roberto Tiranti, che al momento non accusa minimamente il passare degli anni ma che al contrario sembra sempre guadagnare in freschezza e delicatezza, in attesa di poter ascoltare l'altra anima dei Labyrinth, quella più veloce e potente, quella che da anni urliamo a squarciagola dalle vecchie "
Moonlight" o "
Thunder" o la meno ricordata "
Livin' in a Maze", estratto da quel semi-capolavoro omonimo del 2003 che nonostante le vicissitudini di line-up e di label fu confezionato con incredibile maestria.
Linee vocali incredibili, strofe e chorus istantaneamente assimilabili ma mai dozzinali, produzione stellare. Pezzo mostruoso.
Avevamo dubbi?
Sinceramente, no.
C'è altro da dire?
Ma cosa vuoi dire.Ascoltiamo, godiamo ed attendiamo con il sorriso il 21 Aprile: dovremo solamente scoprire QUANTO sia bello "
Architecture of a God", poichè ogni altra valutazione in merito, anche alla luce di questo singolo, appare oltremodo inverosimile.
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