Copertina 8

Info

Genere:Prog Rock
Anno di uscita:2017
Durata:49 min.
Etichetta:AMS
Distribuzione:BTF

Tracklist

  1. L'OPERAIO GEROLAMO (LUCIO DALLA)
  2. IL SOSIA (GIORGIO GABER)
  3. L'ULTIMO SPETTACOLO (ROBERTO VECCHIONI)
  4. FIGLI DI... (DECIBEL)
  5. LO STAMBECCO FERITO (ANTONELLO VENDITTI)
  6. SOLO (CLAUDIO BAGLIONI)
  7. RICERCARE NEL MARE DELL'INQUIETUDINE E DELLA PAURA (FRANCO MUSSIDA)
  8. L'OMBRA DELLA LUCE (FRANCO BATTIATO)

Line up

  • Pier Panzeri: guitars
  • Paolo “Ske” Botta: keyboards
  • Mox Cristadoro: drums
  • Fabio Zuffanti: bass
  • Andrea “Mitzi” Dal Santo: vocals
  • Franco Mussida: guitars on “Ricercare…”
  • Garbo: vox on “Il Sosia”
  • Giuseppe “Pilli” Cossa: piano on “L’Operaio Gerolamo”
  • Zeno Gabaglio: arrangement on “Solo”

Voto medio utenti

Il progetto Christadoro si fonda su un’incontestabile certezza: la musica pop (o presunta tale) italiana degli Anni Settanta è piena di gemme dal potenziale spesso inespresso.

Certo, io per primo non mi sarei mai aspettato di recensire un disco di “cover” di Lucio Dalla, Roberto Vecchioni, Claudio Baglioni, Giorgio Gaber, Enrico Ruggeri, Antonello Venditti e Franco Battiato, ma il lavoro fatto da Mox Cristadoro e Fabio Zuffanti (talvolta considerato lo “Steven Wilson italiano”) ha davvero del clamoroso.

Innanzitutto è estremamente riduttivo parlare di “cover”, perché qui siamo di fronte a brani totalmente stravolti, suonati da paura, con un gusto e una classe straordinari (il fatto che partecipi anche Franco Mussida - prima apparizione su disco da ex-PFM - la dice lunga), ottimi in partenza ma non necessariamente degli hit, che qui trovano una nuova dimensione a cavallo tra mille sfumature (prog? post? alternative? decidete voi…) che ne esaltano le qualità intrinseche.

Tra gli autori riproposti, io ho un debole per Franco Battiato, per cui le mie orecchie si sono drizzate soprattutto su “L’Ombra Della Luce”, uno dei miei brani preferiti del cantautore siciliano. Che dire? Ascoltate e fatemi sapere se riuscite a rimanere totalmente indifferenti senza emozionarvi neanche un po’.

Non mi aspetto che i nostri lettori abituali vadano “in brodo di giuggiole” per un album così, ma mi spiacerebbe se passasse totalmente inosservato…

Recensione a cura di Gabriele Marangoni

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 15 mar 2017 alle 07:16

Grazie Graz....ma non sono mai andato via !! Metal.it è il mio primo sito giornaliero da sempre da quando si chiamava eutk e anche prima. E' che non sono uno che scrive tanti commenti :-)

Inserito il 14 mar 2017 alle 16:05

bentornato vaiccoco!!

Inserito il 14 mar 2017 alle 07:30

Sono assolutamente in linea con Gabriele. Partiamo dal presupposto che in questo disco suonano grandi musicisti dell'underground progressive Italiano. Fabio Zuffanti personalmente lo ritengo un genio, tra i sui molti progetti in particolare consiglio "La Maschera di Cera" (grande gruppo prog con un grande cantante) e gli Hostsonaten. Questo disco lo avevo ascoltato poco tempo fa, e mi aveva stupito proprio per la capacità di rivoluzionare tutti i brani facendoli assolutamente propri.

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