Volete sapere come deve suonare un thrash album? Non andate altrove, fermatevi qui … la risposta è “
Solitary!” La band inglese ci regala una chicca che farà la gioia degli estimatori del Thrash d’alta scuola, dieci proiettili che coniugano in maniera perfetta il moshing anthraxiano con l’headbanging slayeriano, riuscendo a veicolare la rabbia e la passione, la furia e la tecnica, l’attitudine con la freschezza delle composizioni. Coadiuvati dall’ottima produzione a cura del producer Simon Efemey (Amorphis, Paradise Lost, Napalm Death etc ) i Nostri mettono in musica l’alienazione e la disperazione per il mondo che ci circonda, ben evidenziate sia dalla cover, che dai testi, che dal titolo dell’album “
The Diseased Heart Of Society”. Partendo dal primo singolo estratto, la velocissima ”
Unidentified” che ricorda “
Gung Ho!” degli Anthrax, e passando per le thrasheggianti “
Trigger Point Atrocity” e “
The Edge Of Violence”, la mastodontica “
The Anthem Of Revenge”, abbiamo una sezione ritmica al cardiopalma, precisa e potente, riff chitarristici velocissimi a mitraglia, stop&go, vocals rabbiose ma sempre intellegibili e soprattutto un songwriting che spacca i culi e che getta un’ombra su tutte le ultime uscite in ambito thrash anche di gruppi piu’ acclamati (
Testament e
Kreator inclusi !) per non parlare dei precedenti lavori degli stessi Solitary, surclassati da quest’album che rappresenta a pieno titolo la rinascita di una band fin troppo sottovalutata, e il loro manifesto ”
I Promise To Thrash Forever” svetta alto. Da avere, consumare, possedere gelosamente ...
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