Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2017
Durata:34 min.
Etichetta:Blood Harvest

Tracklist

  1. ABSORBED INTO THE WILL OF THE GREAT DESTROYER
  2. THE SMOLDERING VESSELS
  3. FAITH FROM WATER
  4. HEARTH OF PERDITION
  5. WITH PATIENCE AND FAITH
  6. TEHOM INVOCATION
  7. VOICES FROM THE DARKSIDE

Line up

  • Fredrik Helgesson: all instruments
  • Master of the Watery Depths: vocals

Voto medio utenti

Gli svedesi Tehom sono al loro debut discografico con il qui presente "The Merciless Light", album che riprende il titolo dell'unico demo rilasciato dal gruppo nell'ormai lontano 2011.
Sei anni hanno, dunque, separato la prima testimonianza sonora dei Tehom dal loro primo album, un tempo molto lungo durante il quale non sappiamo cosa sia successo: quello che invece sappiamo con sicurezza è che il duo di Västra Götalands län mette sul piatto della bilancia un mix di death e black metal di pregevolissima fattura perché in grado di bilanciare perfettamente i duo generi in un ibrido sonoro al contempo possente ed oscuro.
L'esperienza dei membri del progetto, parliamo di gente in giro nella scena da circa vent'anni, si sente tutta, sia per quanto riguarda il suono dell'album, semplicemente distruttivo, sia per quanto concerne la qualità di brani capaci di alternare ferocia, riffing serrato e molto variegato, cambi di tempo mozzafiato, assolo evocativi ed una tetra atmosfera sciamanica, in maniera fluida e dinamica, sbattendoci in faccia un songwriting ispiratissimo e tutt'altro che scontato.
Le tematiche esoteriche delle canzoni, che affrontano argomenti come gnosticismo e sentiero della mano sinistra, sono perfettamente rappresentate dalle note mistiche e misteriose di un album che non solo sa picchiare duro grazie ad una sezione ritmica terremotante e ad un riffing, come già ricordato, particolarmente ficcante, ma che è anche in grado di "scivolare" in atmosfere malsane, dense di oscurità ed incenso senza rinunciare ad una sottile, ed inquietante, vena melodica che percorre la spina dorsale di tutto questo "The Merciless Light".
A conti fatti, i Tehom dimostrano una notevole abilità sia nei panni di violenti deathster, ascoltate i rallentamenti alla Morbid Angel della splendida "Hearth of Perdition" i cui fraseggi melodici sono davvero emozionanti, sia in quelli di neri sacerdoti del black metal (la conclusiva "Voices from the Darkside" ad esempio) quando sono malignità e gelo a diventare protagonisti assoluti delle canzoni e degli intrecci, tecnicamente ineccepibili, di una coppia di musicisti con la M maiuscola.
Sono sicuro che questo album sarà uno dei migliori in campo blackened death metal di tutto il 2017: se questa considerazione non vi basta per dargli un ascolto, beh, cercatevi uno bravo per farvi curare.
Pura arte brutale.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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