Dopo dieci anni di silenzio, interrotti solo dalla pubblicazione di alcune raccolte, quello dei lombardi Entirety è un graditissimo ritorno sulle scene perchè il loro terzo album di lunga durata, "Eternal Fire", come di consueto, è un lavoro assolutamente devastante che conferma l'abilità del gruppo nel saper comporre e suonare black / death metal come pochi riescono a fare nel nostro paese con tale convinzione e bravura.
Di fianco allo storico bassista Dave, fondatore del gruppo nel lontanissimo 1993, troviamo, per le registrazioni del disco, il chitarrista Vittorio Sabelli, leader degli ottimi Dawn of the Dark Age, e il cantante / batterista Skarn, leader dei Paymon, i quali contribuiscono alla realizzazione di sette tracce feroci, prodotte in modo magistrale, sottilmente attente alla melodie ma in grado di spazzarti via, nonostante la durata complessiva dell'album sia inferiore alla mezz'ora, durata, comunque, più che sufficiente per ergere il devastante muro sonoro che gli Entirety ci sbattono in faccia con perizia e annichilente logica distruttiva.
"Eternal Fire", con le sue chitarre taglienti, il drumming forsennato, lo scream satanico e l'attenzione alla forma canzone, risulta essere un dischetto perfetto nella sua furia assassina e nelle sue tetre melodie che non faranno fatica a squarciare il cuore, e non solo, di quelli tra di voi più inclini alla brutalità di questo mix tra black e death che, ripeto, difficilmente troverete realizzato in maniera migliore di così.
Mi dispiace aver potuto parlare con grande ritardo di questo lavoro, uscito ad inizio 2017, ma spero di poter convincere i nostri lettori più attenti a dare una possibilità ad un gruppo del quale la nostra penisola dovrebbe essere fiera ed orgogliosa, proprio come la loro musica!