Copertina 6,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2002
Durata:40 min.
Etichetta:Inch Productions
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. TRASUTA
  2. LIACK
  3. ANIMALURA
  4. AGGRISSU
  5. TRIBAL DANCE
  6. PILUNA
  7. SCEUSA
  8. VUV
  9. ERVA TINTA
  10. DEMONS IN LIACK-ARU'S SLUMBER

Line up

Non disponibile

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Eccomi nuovamente alle prese con la "Scena Mediterranea". Questa volta tocca ai Lamentu ed il mio timore di trovare un doppione degli Astimi, sentiti e recensiti proprio recentemente, ha breve durata, perché se questi ultimi erano votati ad un feroce e tutto sommato ordinario Death Metal, nella musica dei loro compagni di etichetta si passa chiaramente sul versante più Black, ma è sicuramente anche più facile trovare cose "strane". Ad esempio sono frequenti gli inserti di musica tribale che vanno ad arricchire e rendere più interessante il loro violento assalto sonoro, proprio a metà tra il Black ed il Death, come risulta evidente, ad esempio, all'ascolto di "Animalura". Nelle parte più violente e meno "sperimentali" direi che i Lamentu mi ricordano gli Old Man's Child più grezzi. Certo la produzione ha aiutato parecchio a dare ai brani di "Liack" l'impressione di musica rozza, però si poteva (e forse doveva) fare qualcosa di più, le chitarre ne sono uscite massacrate e talvolta la confusione penalizza l'ascolto dei singoli pezzi. Oltre alla marcata presenza di percussioni afro/tribali, ho notato come i Lamentu abbiano cercato di piazzare dei passaggi più melodici che riescono a dare maggior impatto alle parti più violente, come se volessero tranquillizzare per un attimo l'ascoltatore prima della mazzata. Interessante poi notare come su "VuV" (uno dei pezzi migliori), la parte iniziale sembri asportata dal repertorio dei Dissection, che rimangono nell'aria anche nel proseguo della canzone. Sono sicuramente più evidenti sull'intermezzo "Tribal Dance" le influenze della musica araba, che lo rendono uno dei brani più distintivi di "Liack", mentre il cantato di Liotrum in alcuni passaggi di "Erva Tinta" mi ha riportato in mente gli X-Creta. Le liriche di Liotrum (quasi sempre dedito ad un feroce screaming) sono pressoché tutte cantate in dialetto siciliano e sono incentrate sulla figura di un demone chiamato Liack-Aru, che dà evidentemente il titolo all'album. "Liack" non raggiunge i livelli di "TrinaCapronuM" dei già citati Astimi, eppure secondo me allo stesso tempo mostra maggiori margini di evoluzione.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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