C’era da aspettarselo, dopo i fenomenali tre album in studio dell’ultima incarnazione degli
Accept (per quanti di voi siano vissuti sulla luna negli ultimi otto anni, stiamo parlando di quelli che vedono dietro il microfono
Mark Tornillo) è arrivato il momento di celebrare al meglio questa nuova gioventù con la pubblicazione di un mastodontico live album (2 CD, 4LP, 3DVD), per un totale di ben ventisette brani! Purtroppo non ho nozioni da darvi riguardo la versione DVD in quanto il promo che è arrivato in redazione comprende soltanto il doppio CD, per cui dovrete accontentarvi dell’analisi audio.
Ascoltando il lavoro, registrato durante il Bang Your Head!!! Festival del 2015, dove i nostri erano headliner, appare subito chiaro come la produzione sia cristallina e rotonda, con suoni molto ben bilanciati. Forse il risultato finale è leggermente poco live, ma tutto sommato è altamente fruibile. Altra peculiarità che salta subito alle orecchie è come sia stata ben strutturata la tracklist, tra episodi più recenti e i grandi classici (all’incirca 50/50%, scelta che ho particolarmente apprezzato), a dimostrazione ulteriore, se mai ce ne fosse ancora bisogno, del valore reale degli ultimi tre album in studio di
Hoffmann e soci. Brani come “
Stalingrad” o l’opener “
Stampede” non sfigurano affatto e l’amalgama che si viene a creare lo dimostra in pieno, basti ascoltare “
Teutonic terror” inserita, nel finale, tra “
Metal heart” e “
Balls to the wall”.
Considerazioni tecniche a parte, ci troviamo davanti ad una band in formissima, tenendo presente anche che al momento della registrazione
Uwe Lulis e
Christopher Williams avevano sostituito da pochissimo i defezionari
Herman Frank e
Stefan Schwarzmann, ma ciononostante i due hanno dato vita ad una prova magistrale (perlomeno dal punto di vista strumentale, non so come tenuta di palco come se la sono cavata non avendo potuto visionare il DVD), supportando alla perfezione i veterani
Hoffmann (immenso) e
Baltes. E
Tornillo? Così come in studio, dà prova di essere un signor singer, perfettamente a suo agio sia suoi propri brani che su quelli del suo ingombrante predecessore
Udo. La sua forza sta proprio nel non cercare inutilmente di imitarlo, riuscendo ad interpretare i grandi classici a modo suo senza snaturarli di una virgola.
E a proposito di
Udo, il paragone con il live che il nostro ha rilasciato pochi mesi prima di questo che stiamo analizzando ora è inevitabile, visto che la scaletta era incentrata esclusivamente su brani del periodo
Accept. Se da un lato quest’ultimo suona un po’ più verace, è altrettanto vero che la band madre ha una classe nettamente superiore, quindi polverizza letteralmente il gruppo del biondo e piccolo singer. Mossa commerciale poco riuscita quindi, visto che questo “
Restless and live (Blind rage - Live in Europe 2015)” è di tutt’altro spessore e farà la felicità dei numerosi fans del combo tedesco. Poco altro da aggiungere, se non che, molto probabilmente, fareste meglio a fare vostra la copia in DVD. Quando mi arriverà a casa saprò dirvi se ho ragione oppure no…
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