Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2017
Durata:43 min.
Etichetta:Metal Scrap

Tracklist

  1. INTRO
  2. VIOLENT HUMAN CORRUPTION
  3. OPRRESSOR OF DARKNESS
  4. ESCAPE FROM MY MIND
  5. TORTURED BY MY MIND
  6. MUTILATED REALITY
  7. DISMEMBER THE CONTROL
  8. THE HOLOCAUST HORDE
  9. MORTUARY MARCH
  10. PSYCHIATRIC KINGDOM
  11. ASTRAL ILLUSION

Line up

  • Paolo Ponzi: guitars
  • David Folchitto: drums
  • Francesco Torresi: vocals
  • Giusy Bettei: bass
  • Luca Natarella: guitars

Voto medio utenti

Dopo un'incubazione durata quasi dieci anni che ha portato solamente all'uscita del demo "Galleries of Absurd" nel 2010, finalmente gli Arkana Code danno alla luce il loro primo cd sulla lunga distanza, edito dal Metal Scrap Records.

"Brutal Conflict", questo il titolo, è veramente un piacere da ascoltare: perchè quando si entra nel campo del death metal tecnico/progressivo è fin troppo semplice uscire dal seminato, con i membri delle bands in questione che finiscono per privilegiare le loro capacità tecniche a scapito della riuscita dei brani e della qualità del disco, in un autosbrodolamento fine a se' stesso che è l'antitesi di quello che un genere come il death metal persegue.

Per fortuna i ragazzi in questione hanno dimostrato una maturità fuori dal comune, non solo per aver evitato tutto ciò, ma anche per aver saputo mediare tutte le componenti che danno vita a "Brutal Conflict", dando così forma ad un disco assai equilibrato, potente, aggressivo ma allo stesso tempo ragionato e con una tecnica messa a servizio dei brani e non viceversa.

Ne risulta un disco assolutamente compatto e valido nella sua globalità: ci sono gli highlights come la dinamica "Mutilated Reality" o l'opener "Violent Human Corruption" che sembra uscita direttamente dai capolavori di inizio anni '90 di band immortali come Monstrosity o Malevolent Creation (gran lavoro della coppia d'asce Natarella/Ponzi, mi hanno ricordato i seminali e sottovalutati Desecration) ma come detto sono gli Arkana Code a funzionare in generale, non ci sono cali di concentrazione ed il songwriting è sempre costantemente impostato su "high quality", peraltro con una produzione dannatamente efficace che aumenta l'effetto di ascoltare del buon vecchio death metal di quello serio ma con una buona dose di attualizzazione, senza rimanere per forza inchiodati ad ogni stilema di 20 e passa anni fa.

Se vogliamo evidenziare tre punti a mo' di volantino promozionale, seppure vi consiglio spassionatamente di ascoltare "Brutal Conflict" nella sua interezza per rendervi conto personalmente della bontà della loro musica, direi che ho trovato i vocalizzi in growl (questo letteralmente da manuale) e scream di Francesco Torresi perfettamente incastonati nella musica degli Arkana Code, la presenza di una garanzia come David Folchitto alla batteria e di Giusy Bettei al basso, praticamente la Jo Bench italiana e detto da me è un gran complimento vista la mia venerazione per la grande Jo.
Come ciliegina sulla torta ci mettiamo una produzione all'altezza, incisiva e potente ma molto chiara, ottenuta ai DPF Studio di Mauro Mancinelli con il mix e master di Adriano Quaranta dei Sawthis.

Un disco estremo, ragionato, meditativo (intensità emozionale degli assoli da sottolineare) e rabbioso, il tutto riunito sotto l'egida degli Arkana Code, un'altra formazione di cui andare orgogliosi e godere in questa scena che, sebbene ormai soggiogata al music business di matrice pop, riesce ancora a regalare perle di estremo che sembravano impossibili.

Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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