Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2017
Durata:25 min.
Etichetta:Indelirium Records

Tracklist

  1. DREAM END
  2. STRAIN
  3. FADING AWAY
  4. NARROW MINDED
  5. MISERY
  6. DEAD WINGS
  7. THESE WALLS

Line up

  • Davide Nalon: vocals
  • Massimiliano De Domeneghi: guitar
  • Marco Ferronato: guitar
  • Matteo Pillon: bass
  • Luca Alessio: drums

Voto medio utenti

Con incolpevole ritardo giungiamo solamente adesso, con un mesetto di ritardo, al debutto dei Bright End, four piece di Vicenza.

E qui mi fermo. Sì, perchè sarebbe limitativo dire "dedito ad un mix tra blablacore e postpunkdeathblackcasadei" metal: prendiamo questa sorta di EP nella sua interezza ed affermiamo, come primo punto, che "Distance" è un disco dannatamente riuscito, che arriva al punto, che smuove qualcosa, che riesce a trasmettere un messaggio. Ed io che pensavo all'ennesimo disco metalcore tutto uguale, magari ben confezionato e registrato, ma completamente vuoto di significato.

No, i Bright End hanno le idee chiare e sanno come manifestarle: per fortuna il "melodic HC" citato nella loro bio è tra il menzognero ed il truffaldino, ci troviamo di fronte ad un hardcore piuttosto aggressivo, vecchio stile, che trova la propria minoritaria deriva post in un uso angosciante ed evocativo di melodie poco rassicuranti, riffoni incisivi (come nella terremotante "Narrow Minded", quasi in territori deathrash) ed uno scream indiavolato, quasi isterico, che comunica perfettamente (anche in italiano, incredibile) disagio, rabbia e ribellione, le tre parole che dovrebbero essere canonizzate quando entriamo in territori hardcore.

"Distance" è un piccolo manifesto di fierezza e disobbedienza, qui a Roma diremmo di "nun ce vojo sta'" ed un brano come "Dead Wings" ne rappresenta la massima summa, liricamente e musicalmente.

Non ho avuto modo di ascoltare i Bright End ante 2017 ma quello che so è che oggi questa band ha un significato, una ragione di esistere ed il merito di entrare negli ascolti, quotidiani o live, di chiunque si dichiari ancora appassionato di musica.

Per qualcuno i sentimenti ancora contano, evidentemente.

Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

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