Formati da due musicisti che bazzicano da tempo la scena Heavy & Doom tedesca, il poli-strumentista
Tim Schmidt (Seamount, Vestal Claret) ed il cantante
Jim Grant (pseudonimo per Michael Imhof, anche con Runamok, Vampyromorpha e Final Breath), i
Naked Star a distanza di pochi mesi dall'EP "Bloodmoon Prophecy", escono sulla lunga distanza. Quasi tre quarti d'ora di Doom Sabbathiano, dal passo severo e austero (alla Saint Vitus, Hour Of 13, Pentragram ...) ma anche con diversi alti e bassi, dove alcuni brani funzionano meno di altri, il più delle volte penalizzati da un approccio vocale non sempre convincente, sopratutto quando
Michael "Jimmy" Imhof deve spostarsi dai toni più sommessi e sofferti, a quelli in cui lo spingono a salire, come su "
Spawn of the Witch", "
Alter Ego" o "
I Am the Antichrist".
Lascia invece ben pochi spazi a critiche il lavoro di
Tim Schmidt, invidiabile a livello di guitarwork, che scopriamo autore di riff densi, efficaci e mai banali ("
Stoned Demon"), in grado di riscattare anche episodi che, come il già citato "
Alter Ego", zoppicavano e non poco nel comparto vocale.
Ora resta da vedere se i
Naked Star daranno continuità alla loro proposta musicale, per il momento rinforzata la line up con un paio di live guest, hanno comunque intrapreso un'inaspettata attività concertistica. Ma per il futuro si renderà necessario un deciso salto di qualità rispetto a questo primo passo.
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