I
Bloodclot sono una sorta di super gruppo e la loro radici risalgono agli 80’s quando il futuro singer dei Cro-Mags ( John Joseph ) era un roadie dei Bad Brains e gettò le basi per la band che oggi vede nelle sue fila, oltre allo stesso Joseph, Todd Youth (Agnostic Front) alle chitarre, il bassista Nick Oliveri (Queens of the Stone Age, The Dwarves, Kyuss, Mondo Generator) e il drummer Joey Castillo (Wasted Youth, Danzig, QotSA, Sugartooth)
Il loro secondo full length che arriva dopo ben nove anni dal debut "Burn Babylon Burn!", è un concentrato di brani velocissimi, alcuni di poco superiori al minuto di durata, in puro Hardcore-style. Il pregio di questo lavoro, che lo fa emergere dal resto della produzione dello stesso genere, è che suona fresco, old style (i rimandi alle band di provenienza dei componenti o ai grandi
Suicidal sono palesi) ma allo stesso tempo moderno. Riff che viaggiano come proiettili impazziti, batteria come un treno, chorus come slogan ("
Kill The Beast", "
Kali" ). Il suono è violento e sincopato, e talvolta ("
Fire") ricorda lavori quali "Undisputed Attitude" degli
Slayer o ancora i troppo sottovalutati
Zeke ("
Slow Kill Genocide"). In "
Up The Arms" l'hardcore più sanguigno incontra il metal alla Motorhead creando un muro si suono impressionante che non disdegna brani anche più articolati quali "
Siva/Rudra" o la conclusiva "
You 'll Be The Death Of Me"con una linea di basso assassina.
Se amate il Punk - Hardcore - Metal, questo disco è un must, per gli altri è "solo" un pugno nello stomaco ... e scusate se è poco!
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