Ecchecavolo, ci sono voluti 5 album, ma la voce per eccellenza di quello che può essere definito ancora erroneamente Nu Metal, è tornata ad essere incisiva, abrasiva, ruvida come ai bei tempi. 'Dark Ages', nuova fatica discografica di Soulfly è un grande album, vuoi perché i nostri hanno corretto la rotta verso il Metallo, che paurosamente stava cominciando ad imbastardirsi troppo nelle fanghiglie amazzoniche (non capite male, in Soulfly la tribalità è ancora presente, anche se molto meno che in passato), riproponendo e rispolverando un sound energico e veloce, come se... come se 'Dark Ages' volesse essere un riavvicinamento ad un glorioso passato, un urlo di libertà da troppo tempo strozzato in gola. Purtroppo questo combo si porterà sempre dietro l'ingombrante ombra dei Sepultura - e Cavalera non fa nulla per evitarlo, ad essere sinceri - ma a questo giro Soulfly, finalmente, può camminare a testa alta guardando in faccia il molitico passato del buon Max. Canzoni vere, dirette, con il piede sull'acceleratore a spingere... doppia cassa a manetta, riffing bollente, una spruzzata di Hardcore ed una buona base di Mosh. Tutto già sentito? Vero. Tutto già scritto. Vero. Tutto già detto? Vero. Ma sarebbe un errore non ascoltare 'Dark Ages', perché chi è l'autore di questo dischetto ha ritrovato l'ispirazione e la fame dei giorni di fuoco, ritirando fuori gli artigli per graffiare, graffiare e graffiare ancora. Questo platter è la release di Max & Co. più pesante mai creata, più vicino a 'Chaos A.D.' ed 'Arise' dei Sepu (anche i soli sono sparati in perfetto Thrashy Style!) e 'Point Blank' dei Nailbomb di quanto non si possa immaginare (e si, anche qualche beat Industrial in qua ed in là è presente). Che il genio di Max Cavalera sia definitivamente uscito dal tunnel del tribalismo fine a se stesso e sia ritornato tra le divinità del Metal? La speranza è proprio questa... anche perché, credetemi, erano anni - e ripeto anni - che la sua voce non arrivava a tale intensità ed a tale cattiveria. Un album rognoso, che farà la felicità di molti. E non lo dico solamente perché ora la mia felicità è alle stelle. Una nota di merito comunque va anche a tutta la formazione di Soulfly, carica ed esplosiva forse come non mai, mentre l'unica nota che stona un pochino è il continuare a far cantare qualcosa al buon Richie Cavalera ('Staystrong'), veramente pessimo... ma passiamoci pur sopra... ci pensa il buon Billy Milano nella punkissima 'Molotov' a bilanciare questo piccolo orrore. Che soddisfazione sentire il Max sbranare il microfono come ai vecchi tempi. Onore e gloria. Micidiale.