Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2022
Durata:35 min.
Etichetta:Massacre Records

Tracklist

  1. THE UNDERDOGS
  2. I AM THE ONE
  3. DEAD MAN'S LAND
  4. THE LI(F)E WE LEAD
  5. PASSIVE AGGRESSION
  6. BLISS
  7. WE CAME FROM NOTHING
  8. SOMEWHERE PAST THE BURNING SUN

Line up

  • Giannis K.: guitars
  • Vanias A.: vocals, guitars
  • Harris Zampoukos: drums
  • Dionisis Kiamos: bass

Voto medio utenti

Secondo album per i greci Amken, che tornano dopo 5 anni di inattività dal precedente 'Theater Of The Absurd', un buon disco di revival thrash che pur non creando particolare scompigliamento si era dimostrato in grado di poter regalare una mezz'ora di buon coinvolgimento, riuscendo a trovare una via di mezzo tra chi predilige un ritorno a sonorità più old school e che invece apprezza anche passaggi moderni.

'Passive Aggression' ha quindi il compito di confermare le buone aspettative che il suo predecessore aveva creato, e nonostante due cambi in lineup che hanno apportato Harris Zampoukos alla batteria e Dionisis Kiamos al basso, possiamo comunque dire che gli Amken non hanno per nulla perso la bussola, e anzi, hanno individuato bene il loro obiettivo e consci dei loro mezzi hanno creato un degno successore che mette in risalto ancor di più il loro talento.

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Il disco musicalmente è infatti molto eterogeneo, alternando momenti con groove e cadenzati che richiamano un po' gli ultimi Sepultura, come 'Dead Man's Land', o la parte centrale della Titletrack, alle sfuriate thrash di 'The Li(f)e We Lead' e 'We Came For Nothing', creando anche degli ottimi intro melodici che ben aprono poi il pezzo, come nel caso dell'ultima canzone citata. Non tutto rose e fiori però, dato che (ancora) la produzione non colpisce mai nel segno, relegando ottimi riff di chitarra a un'inconsistenza generale del loro suono, mentre la voce di Vanias A. è sicuramente ben adatta a un contesto musicale del genere, ma non appare mai incisiva, graffiante, restando a un livello di quasi anominità, come dire c'è ma non si percepisce molto la sua presenza, prendiamo ad esempio 'Somewhere Past the Burning Sun'.

Se da un lato quindi abbiamo una crescita musicale dal punto di vista del songwriting, dall'altro gli Amken dovranno concentrarsi maggiormente sulla produzione e linee vocali più efficace ed energiche. Nel complesso comunque, un disco più che sufficiente.

Recensione a cura di Francesco Metelli

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