Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2017
Durata:51 min.
Etichetta:Massacre Records

Tracklist

  1. GALACTOS
  2. WARP 7
  3. WE START IT TOMORROW
  4. BUY OR DIE
  5. ACROSS THE UNIVERSE
  6. PUPPET ON A STRING
  7. INNUENDO (QUEEN COVER)
  8. F.T.B.
  9. AFTER THE STORM
  10. TERRION
  11. OUT OF NOWHERE
  12. THE LAW
  13. JUDGE ON THE RUN
  14. NEVERMORE
  15. ALWAYS ALIEN
  16. WARP 7
  17. PUPPET ON A STRING
  18. ACROSS THE UNIVERSE
  19. BUY OR DIE
  20. RUBBERMAN
  21. TERRION
  22. WONDER
  23. TOLLSHOCKED
  24. SISTER MARY
  25. TILL THE FERRYMAN DIES

Line up

  • Axel "A.J." Julius: guitars
  • Efthimios Ioannidis: vocals
  • Andreas Zeidler: guitars
  • William Chapman: bass
  • Hanno Kerstan: drums

Voto medio utenti

Ecco uscire in piena estate la raccolta ‘The Galactos Tapes’ dei power metallers teutonici SCANNER. La release celebrerà il trentesimo anniversario della band e conterrà due cd, il primo con una selezione di canzoni estratte dai precedenti lavori scelte dai fan e il secondo con le ri-registrazioni di alcune canzoni storiche che vanno dal 1988 al 2015, eseguite da Efthimios Ioannidis, singer degli Scanner da una decina d'anni al posto di Haridon Lee. È quindi sicuramente una ghiotta occasione per chi ancora non conosce la band, di avvicinarsi ad essa mentre per i die-hard fans l'interesse per questo "best of" è tutto da valutare. Diciamolo chiaramente, il loro è un power metal essenziale fatto di riff, doppia cassa e chorus trascinanti, niente che non si sia già sentito da bands quali Judas, Accept o Helloween con l'aggiunta (questa, si, originale) di tematiche sci-fi nei testi.
Certamente gli Scanner conoscono la materia e brani veloci quali "The Galactos", "Warp 7" o le più cadenzate "We Start It Tomorrow" e la stupenda "Across The Universe", mid-tempo metal che unisce Judas coi Rockets (rock-disco band francese che fece sfracelli negli '80), faranno scuotere il testone a molti Headbangers, tuttavia credo che il maggior interesse di un lavoro come questo sia il confronto tra i vecchi brani originali e le ri-registrazioni degli stessi col nuovo singer greco e a mio parere è quest' ultimo a vincere, col suo timbro più basso, potente e meno lirico - teatrale del suo predecessore. Con lui alcuni pezzi vivono di luce nuova nonostante la prova strettamente strumentale non superi gli originali. Una menzione particolare va poi per "Innuendo", classico dei Queen, qui suonato con perizia, intensità e un'impronta metal unica.

Lavori come questi vanno presi o rifiutati in toto, il consiglio che vi posso dare è di farlo vostro gustando e comparando i pezzi di un gruppo che nonostante sia sulle scene da 30 anni, è sempre vissuto all'ombra dei padri putativi.. Che ora possa finalmente ergersi?
Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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