Suonare
prog-metal e non aver enormi debiti di riconoscenza nei confronti dei giganti del genere … un’impresa davvero ardua riuscita ai
Dark Ages, valorosa formazione veronese attiva dal 1982 (ma con il solo
Simone Calciolari presente in
line-up fin dagli esordi …), artefice di tre
full-length prima di questo “
A closer look” e capace di trasformarne due (quelli dedicati alle vicende del principe “
Teumman”) in un’autentica
Opera Rock affidata all’interpretazione di una compagnia teatrale.
Ambiziosi, determinati e, come anticipato, molto abili e ispirati nel proporre contenuti musicali pregni di continui cambi d’umore e d’atmosfera, riconducibili in qualche modo a notabili quali Dream Theater e Shadow Gallery, eppure in grado di brillare di luce propria, alimentati da indelebili barlumi di personalità.
Ottimi brani come la
title-track e “
Till the last man stands” forniscono fin da subito l’idea della notevole “statura" artistica della
band veneta ma tocca a “
Yours” (un gioiellino di vibrante tensione emotiva), “
At the edge of darkness” (una
suite metallescente di grande suggestione), “
Against the tides” (gli ospiti
Enrico “Benty Sax” Bentivoglio, Claudio Brembati, Ilaria L’Abbate e Tiziano Taffuri contribuiscono alla realizzazione del verosimile
best in class dell’albo), “
The anthem” (gustosa e “egocentrica” dissertazione d’estrazione
hard-rock) e “
Fading through the sky” (dai contorni più melodrammatici), toccare le vette della capacità creativa e della forza espressiva, alternando con innata sapienza pacatezza e irruenza, estro e musicalità, ragione e sentimento.
Plauso ai testi (un’esortazione a sottrarsi al torpore della società contemporanea, sempre più “virtuale” e cinica …) e alla sensibilità tecnica dei singoli musicisti (con particolare menzione per il gusto esecutivo della tastierista
Angela Busato …), mentre nutro qualche riserva sulla prova del cantante
Roberto Roverselli, sicuramente precisa e comunicativa e tuttavia non sempre adeguatamente incisiva.
Disco da consigliare senza sbarranti remore a tutti gli appassionati del settore e gruppo da elogiare e inserire tra le molteplici eccellenze del variegato universo
prog tricolore.
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