Due demo e la classica "trafila" di concorsi vari e live shows, tutti globalmente piuttosto apprezzati e un considerevole successo misurato nel numero di downloading dei loro pezzi consuntivati in diversi siti web, rappresentano il "biglietto da visita" degli abruzzesi Zonaloud, un quartetto dedito ad un nu-metal/crossover a dire la verità non eccessivamente caratterizzato, ma altresì piuttosto ben suonato e discretamente trascinante.
Hip hop, metal, strutture di derivazione hardcore, traiettorie funk e minime suggestioni pop s'intersecano con buona efficacia nel sound di questo nuovo Ep intitolato "Ad armi pari", mostrando, ancora una volta, grazie anche ad un'attitudine un po' "barricadera", l'ammirazione sentita per bands quali Rage Against The Machine e Downset o ricordando più in lontananza (volendo rimanere negli ambiti nazionali e anche a causa della scelta d'esprimere i propri concetti utilizzando la madre lingua) l'esibizione di formazioni italiche come Ariadigolpe e i precursori Sistema Informativo Massificato, sebbene i nostri siano meno esplicitamente schierati politicamente, oppure ancora qualcosa dei marchigiani Magazzini Della Comunicazione.
Da rilevare è il tentativo, quasi sempre riuscito, di esprimere la propria rabbia e il proprio dissenso affrontando temi importanti ma anche parecchio concreti, evitando facili demagogie o sterili e superficiali approcci politically (in)correct.
"Percentuale minima", un po' derivativa ma adrenalinica, "Momenti d'agitazione" (non a caso già proposta nel precedente lavoro e in grado di aggiudicarsi il primo posto in un concorso indetto da RadioRai1, rivolto a tutti i gruppi emergenti) e "L'identità", sono i momenti da considerare complessivamente come i più convincenti del dischetto.
La produzione di Davide Rosati all'Acme Studio Recordings è sufficientemente dinamica e briosa, garantendo una resa acustica abbastanza soddisfacente.
Gli Zonaloud sono una band capace d'interessanti soluzioni musicali, "impegnata" nei testi, agile nelle metriche e nell'insieme abbastanza coinvolgente, che sono sicuro potrà ancora crescere parecchio ... rimane il dubbio, già espresso in altre occasioni, in merito alle effettive possibilità di mettersi in luce in modo consistente per un tipo d'esposizione come questa dalle caratteristiche peculiari, al momento, abbastanza devote ai dogmi di un genere che per le solite scelte spesso troppo unilaterali del mercato discografico ha raggiunto una pressoché completa saturazione, esaurendo, forse, al contempo, le sue migliori risorse.
Non è detto, però, che il ritorno (in tempi di continui "corsi e ricorsi storici" e con una scena che a quanto pare sta nuovamente ritrovando i giusti stimoli) e la rivitalizzazione di questo stile possa in futuro realizzarsi anche passando dalle parti degli Zonaloud ...
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