"
“The Holographic Principle” rappresenta insomma l’ennesimo episodio ben riuscito di una carriera che non ha finora mai visto topiche risonanti e che vede gli Epica tra le band ormai più riconosciute e celebri del panorama metal mondiale."
Così terminava la sua (ottima)
rece il nostro Gandy parlando del monumentale ottavo lavoro in studio degli olandesi
Epica; e chi sono io per contraddirlo?
Questo "
The Solace System" infatti non è altro che un ensemble di 6 brani composti dalla band durante il processo creativo che ha portato
Jansen & Co. a scrivere appunto "
The Holographic Principle".
Lo stesso
Mark a proposito di questo EP ha infatti dichiarato che i brani erano troppo buoni per essere utilizzati esclusivamente come bonus tracks spiegando nel contempo come sia arduo a volte scegliere quali canzoni includere in un album, specie se tutte vengono composte "nello stesso flusso creativo".
Ecco quindi che, per evitare che i fans perdessero brani eccellenti, la
Nuclear Blast ha realizzato questo cd: mossa azzeccata in quanto -se possibile- le 6 songs sono pari (se non addirittura superiori a parere di chi scrive) di quelle contenute nel full length.
E' quasi pleonastico illustrare le coordinate di questo lavoro: gli
Epica per scelta non hanno quasi mai variato la propria proposta musicale fatta di power ipervitaminico arricchito di partiture sinfoniche e completato dagli apprezzati duetti tra la voce angelica e potente di
Simone e le harsh vocals di
Mark.
Possiamo quindi lasciare scorrere l'opener "
The Solace System", la robustissima "
Fight your Demons" o la più epica "
Architect of Light" ben sapendo che la band ci darà quello che ci aspettiamo.
Mi piace concedere qualche riga alla malinconica e sognante "
Immortal Melancholy" che -fedele appunto al proprio titolo- permette di tirare il fiato per tre minuti dedicati solo alla voce (celestiale ma non compiaciuta in questo brano) di Simone ed a passaggi di chitarra acustica e pianoforte.
Chiude il lavoro "
Decoded Poetry", una sfuriata power in perfetto
Epica-style in cui il riffing roccioso di
Jansen e
Delahaye reclama la scena insieme ad un più abbondante utilizzo di growls da parte di
Mark.
Un disco in linea quindi e con l'ultimo disco e con la solida fama della band che, seppur viaggiando quasi ormai con il pilota automatico (e non necessariamente è un male), riesce a proporre lavori di qualità evidente.
E no, il voto non è influenzato dalla indiscutibile avvenenza della
Simons.
Epica - "
Fight your Demons"
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?