Chi l'avrebbe mai detto?
Micheal Kiske, e
Kai Hansen insieme sul palco del del
Wacken Open Air, il festival Metal per antonomasia, se ce l'avessero detto qualche anno fa avremmo pensato ad uno scherzo o una prospettiva pressoché irreale, poi sappiamo tuttI com'è andata a finire, il grande lavoro di "convincimento" di Sua Maestà
Kai Hansen che come un buon pugile ha lavorato ai fianchi di
Kiske per anni coinvolgendolo in vari progetti fino alla prospettiva che potesse addirittura diventare la voce dei
Gamma Ray, proposta rifiutata dallo stesso
Kiske per potersi dedicare ad un progetto tutto nuovo, e così nacquero gli
Unisonic.
E dopo due album convincenti, diversi Live in giro per il mondo, eccoli approdare al Wacken, che tuttavia nonostante questo evento per molte band spesso rappresenta il punto d'arrivo, per gli Unisonic rischia invecedi essere il canto del cigno.
Travolti dal ciclone
"Pumpkins United" che vedrà ovviamente i due condottieri
Michael Kiske e
Kai Hansen impegnati solo ed esclusivamente sugli Helloween, per la band voluta e fondata dal bassista
Dennis Ward il futuro appare incerto, viste anche le recenti dichiarazioni dello stesso
Ward il quale ha escluso che la band possa tornare in studio prima del 2019, ecco perché ad oggi non pare del tutto improbabile la possibilità che gli Unisonic siano arrivati al capolinea.
Ma torniamo al
"Live in Wacken", registrato durante l’edizione 2016, di per se dare un giudizio, (voto) ad un live credo sia una cosa senza senso, salvo casi in cui il prodotto finale sia davvero qualcosa che ascoltandolo ti fa immergere nelle atmosfere del concerto facendoti "immaginare" di essere li sotto il placo, cosa che chiudendo gli occhi ad esempio avviene ascoltando
"Live in Uk" o
"High Live" (per restare in tema
Helloween) o
"Live After Death”.
Purtroppo però ascoltando
"Live in Wacken" si ha solo la sensazione di aver messo su le due release della band tedesca, per altro in un ottimo formato.
In un album dal vivo a maggior ragione se registrato al Wacken, ci saremmo aspettati un maggior coinvolgimento della numerosissima audience, invece l'interazione del publico è quasi inesistente se non si considera qualche Wacken urlato da
Kiske qua e la, e un battimani ad accompagnare alcune canzoni qua e la.
A questo punto di gran lunga meglio un DVD, che fortunatamente è incluso insieme al CD.
Ecco la lista delle canzoni incluse nel DVD
“For The Kingdom”
“Exceptional”
“Your Time Has Come”
“When The Deed Is Done”
“March Of Time”
“Unisonic”
Personalmente ritengo che si tratti di un prodotto che può essere utile solo per far conoscere la band a chi ancora non avesse avuto modo di ascoltarli, i brani così come sono proposti sembrano estrapolati direttamente dai lavori in studio, fatta eccezione (presumibilmente voluta) per la fantastica
"A Little Time", qui proposta in una versione "personalizzata" con un medley di "
Victim Of Changes" dei
Judas Priest, ma che rende comunque l'idea della grandezza che il pezzo, riesce a trasmettere all'ascoltatore in sede live.
E la mente come per incanto torna al 1989 quando la stessa
"A Little Time" era l'opener del mitico
"Live in UK" che fino ad oggi, era ancora l'unico live registrato da
Kiske nella sua carriera.
In questa sede la voce degli
Helloween, offre una prova maiuscola, ma su questo (se escludiamo i detrattori) nessuno aveva dubbi, chi invece non delude mai le aspettative è il funambolo
Kai Hansen, capace di sfoderare ogni volta prove che rasentano la perfezione, ma in generale, tutta la band ha mostrato le sue ottime qualità con una performance davvero molto buona
Gli altri brani proposti scorrono via senza alcun intoppo, passando per le migliori canzoni dei due album pubblicati dalla band, tuttavia è inutile negarlo,
"Live in Wacken" raggiunge il suo apice sulle note di
"March Of Time" che ancora oggi a distanza di 30 anni rappresenta uno dei brani più iconici del Power Metal, e in un lampo gli stessi pensieri che poco fa ci ricordavano il
"Live in UK", si proiettano all'imminente
, con la certezza che anche i due condottieri
Michael Kiske e
Kai Hansen non vedranno l'ora di intonare nuovamente il coro:
"no more wasted years, no more wasted tears life’s too short to cry, long enough to try" … inutile aggiungere altro.