Un pesante riff di scuola Celtic Frost apre il nono lavoro in studio per gli ormai veterani
Forgotten Tomb, un gruppo del quale il nostro paese può andare fiero soprattutto per due motivi: coerenza e attitudine.
Durante la loro lunga carriera i
Forgotten Tomb, al netto di una costante evoluzione che gli ha portati dal depressive black metal degli esordi all'ibrido sludge / black / southern doom che suonano oggi, sono sempre stati un progetto
coerente, lontano dalle sirene del mainstream, attento alla qualità della propria musica e non ad altri elementi francamente di secondo piano o marginali ed hanno, poi, sempre messo in scena, ed in musica direi, una
attitudine deviata, perfetta per dare forma alle visioni disperate e nichiliste del leader
Ferdinando "Herr Morbid" Marchisi.
Coerenza e attitudine dunque, ingredienti fondamentali anche per il nuovo
"We Owe You Nothing", ancora una volta rilasciato dalla
Agonia Records, ancora una volta un grande lavoro che si attesta sugli stessi, elevati, standard di qualità del disco precedente.
I
Forgotten Tomb, come ricordavo in precedenza, hanno saputo reinventarsi nel corso della loro storia, cosa ad esempio non riuscita agli Shining ai quali spesso gli italiani vengono accostati, e lo hanno fatto diluendo nell'alveo del primigenio black metal depresso di dischi come "Springtime Depression" o "Songs to Leave" una massiccia e muscolare dose di sludge, accompagnata da nichilista spirito punk ed dalle inflessioni quasi "rock" di certe melodie, per una proposta musicale che rimane, oggi come ieri, oscura, dannatamente sfrontata, rabbiosa (lo scream di
Herr Morbid, che a me fa venire in mente John Tardy, è esattamente rabbia pura), piena di odio e disprezzo all'insegna di una carica negativa che fa quasi paura per la sua evidenza e concretezza.
"We Owe You Nothing" è un album che vive su un riffing massiccio e malato, su assolo di chitarra alla Hammet, è un album che definirei maschio ed "incazzato" con un'aura nera che lo pervade e lo rende viscido e "pericoloso" perché riesce ad incanalare nel pentagramma tutta la negatività del genere umano contro il quale i
Forgotten Tomb urlano, laceranti, il loro disdegno creando, di conseguenza, un un lavoro che gli amanti dell'estremo non faranno fatica ad amare.
Anche se, in verità,
"We Owe You Nothing" dovrebbe essere odiato, poichè esso è odio.
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