Copertina 7

Info

Anno di uscita:2017
Durata:56 min.
Etichetta:earMUSIC

Tracklist

  1. YOU ARE YOUR WALLET
  2. THE FLIGHT OF THE SAPINI
  3. C’EST LA VIE
  4. GUYS FROM GOD
  5. FEEDING THE BEAST
  6. EYES OF THE WORLD
  7. COLDER THAN COOL
  8. TO HIGH TO BE FALLING
  9. MOTORBIKE
  10. SINCE YOU’VE BEEN GONE
  11. DON’T LOOK BACK
  12. CODA

Line up

  • Graham Bonnet: vocals
  • Dario Mollo: guitars
  • Dario Patti: bass, keyboards
  • Roberto Gualdi: drums
  • Guido Blok: guest on bass, backing vocals

Voto medio utenti

Dario Mollo e Graham Bonnet … un sodalizio che si rinnova dopo l’esperienza degli Elektric Zoo e che oggi, sotto la denominazione (quasi omonima …) EZoo sforna questo “Feeding the beast”, godibile prodotto discografico destinato agli apparati cardio-uditivi di chi ama trastullarsi quotidianamente con Rainbow, Alcatrazz, Loudness e MSG.
Insomma, l’ennesimo prodotto di qualità di un grande chitarrista (e produttore …) innamorato dei “classici” (ma che ha dimostrato, con i Noize Machine, di saper trattare con profitto anche suoni più alternativi…), supportato da un fuoriclasse della fonazione modulata internazionale in egregie condizioni di forma nonostante le settanta primavere.
Dopo aver sottolineato l’ennesima ottima prova degli affidabili collaboratori di Mollo che forniscono il loro prezioso contributo esecutivo all’opera, non resta molto altro da aggiungere su un albo tanto privo di “sorprese” quanto di vere controindicazioni, una dozzina di belle canzoni, suonate in maniera splendida e interpretate con una grinta e una passionalità che tanti rockers “emergenti” si possono solo sognare.
Un paio di buone cover dell’immortale Arcobaleno (“Eyes of the world” e una particolare versione di “Since you’ve been gone”) fungono da accessorio “specchietto per le allodole” per un pubblico di appassionati che nel programma potrà in realtà trovare tanti altri frammenti sonici meno “noti” e tuttavia di notevole impatto emotivo.
You are your wallet”, “C’Est la Vie” e la possente title-track, e poi ancora le coinvolgenti “Colder than cool” e “Don’t look back” hanno tutte le caratteristiche necessarie ad attrarre i fans del genere, che individueranno, in queste trascrizioni di modalità espressive di certo non “rivoluzionarie”, una classe “speciale” e tanta innata vocazione.
La breve “eruzione” chitarristica “The flight of the Sapini” e la delicata “Coda” sono le uniche circostanze “egocentriche” che Dario concede al programma, ben consapevole che l’eleganza, l’ispirazione e la perizia tecnica di cui è dotato si possono facilmente rilevare in ognuna delle sue eccellenti performance.
Feeding the beast” è un disco non imprescindibile, ma che garantisce un bel numero di scariche sensoriali a ogni ascolto … e, per quanto mi riguarda, questo basta per promuoverlo ampiamente e consigliarvelo senza sbarranti remore.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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