Gli
OZ sono tornati, chi si ricordava di loro? Probabilmente in pochi, considerando che questo nuovo album “
Transition State” è il primo dal 1991 (!), anno in cui formalmente si sciolsero a causa di diversi problemi ( anche di salute purtroppo), sorti fra i membri.
Ecco quindi che il batterista / fondatore Mark Ruffneck ha cercato nella scena locale finlandese e ha assoldato quattro nuovi componenti coi quali ha registrato il nuovo album che ci presenta tredici canzoni di puro heavy metal classico fortemente debitore verso i Judas (soprattutto nelle vocals) e i Maiden nei giri di basso ( "
Drag You To Hell"), nelle linee melodiche e nelle “twin-guitars” a profusione.
Nulla di originale quindi ma la proposta è comunque piacevole, le tracce scorrono via tra cavalcate ( "
Heart Off A Best" dal riff alla Murray/Smith), velocità ("
Restless", Demonized" ), mid tempo sempre sostenuti ("
Bone Crusher", la 100% priestiana "
The Witch") vocals incisive, suoni chiari e potenti, intrecci chitarristici, arpeggi, il tutto supportato da una buona produzione
Non ci sono highlights anche se la conclusiva, lunga bonus suite,"
Sister Red", è una cavalcata una spanna sopra le altre per la struttura, le armonie, i riff, e non ci sono nemmeno fillers, insomma se volete passate un'ora di sano METAL, questo disco fa per voi
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