"Che noia, che barba... che barba, che noia..."Potrebbe finire qui la recensione del nuovo album degli
Angel Nation (precedentemente noti come
Enkelination), ma invece no, devo (sigh) parlare un po' meglio di questo ennesimo progetto gothic/symphonic metal female-fronted trito e ritrito.
L'introduttiva
"Burn The Witch" dice già tutto quello che c'è da dire: melodie zuccherose, suoni vecchi di vent'anni almeno, una cantante non eccezionale che però svolge diligentemente i compiti assegnati (e che ricorda un po'
Sabine Edelsbacher degli Edenbridge). Dopo di che
"Aeon" va col "pilota automatico":
"Blood Is On Your Hands" scimmiotta gli Evanescence,
"Breathe Again" rimanda ai sopraccitati Edenbridge,
"Wonder Who You Are" pare presa da un disco dei primi Nightwish, per
"Farewell" nemmeno ho preso appunti,
"Free" introduce l'immancabile cantato growl,
"Enough Is Enough" strizza l'occhio alle sonorità "happy",
"Music Plays" è l'episodio romantico/meditativo alla
"The Phantom Of The Opera",
"Fireflies" è un filler scarico e scontatissimo e
"Destination", che dovrebbe essere "il pezzone", è solo tronfia e indigesta.
Scusate se vi ho portato via del tempo prezioso.
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