L’esordio dei nostrani Moonlight Comedy (“The Life Inside”, uscito lo scorso anno) aveva già evidenziato le ottime qualità del virtuoso guitar hero Simone Fiorletta, e non mi sorprende davvero che la lungimirante Lion Music, sempre alla ricerca di nuovi talenti da lanciare sul mercato discografico, abbia offerto a Fiorletta la possibilità di registrare un disco solista. “Parallel Worlds” non è in realtà la prima opera di Simone, già autore di un solo album distribuito sul mercato italiano (“The Beginning”) di cui sinceramente non ho potuto ascoltare quasi nulla, ma è certamente una gradita sorpresa. In questo “Parallel Worlds” Simone non cerca di impressionare l’ascoltatore con sterili virtuosismi fini a se stessi, come fin troppo spesso accade in numerosi dischi solisti, ma cerca invece di dar vita ad un discorso musicale in cui è la canzone vera e propria ad avere maggiore importanza, plasmando emozionanti gemme di melodia ed orecchiabilità. Questa peculiarità permette a “Parallel Worlds” di essere apprezzato da un pubblico più vasto, che non si limita ai “maniaci” delle sei corde, ma tocca invece anche i gusti degli appassionati di Progressive e Melodic Metal. Ad accompagnare Fiorletta in questa nuova avventura solista troviamo due elementi dei Moonlight Comedy (il drummer Andrea Scala ed il cantante Emiliano Germani, protagonista della particolarissima track conclusiva, “Lullaby for Laura”, già presente su “The Beginning”), oltre a Mario Mazzenga al basso e Valerio D’Anna alle tastiere. Fiorletta dimostra di possedere un ottimo bagaglio tecnico ed una notevole fantasia, qualità evidenziate da un songwriting eterogeneo ed estremamente versatile: da pezzi più intimisti (“For You”, “Alone in the Rain” e “Your Rest”, davvero splendide) ad episodi più frizzanti (le solari “Again With You” e “A Strange Evolution”), cimentandosi anche con brani più canonici (la graffiante title-track e la classica cavalcata neo-metallica “That’s My Truth”). Davvero notevole anche la qualità degli arrangiamenti e la pulizia della produzione (merce rara per i dischi della Lion!), questo “Parallel Worlds” è certamente uno dei migliori dischi strumentali usciti negli ultimi anni. Complimenti!