Esistono diversi modi di suonare Ambient Black Metal.
I francesi
Caïnan Dawn scelgono quello assolutamente più malvagio.
Il loro terzo album,
"F.O.H.A.T.", rilasciato dalla
Osmose Production, storica label estrema d'oltralpe, è una inesorabile discesa negli abissi, quelli più neri e inquietanti.
L'alternanza di gelo nordico, momenti ragionati, blast beats distruttivi, dark ambient da brividi lungo la schiena, scream diabolico e, soprattutto, buio assoluto, rendono questo lavoro imperdibile per chi ama le sonorità estreme ed i viaggi all'interno dei meandri dimenticati, e probabilmente spaventosi, del proprio cervello.
Non so che cosa ci sia in Francia, ma i gruppi black metal di quel paese hanno una marcia in più, a volte anche due: i
Caïnan Dawn non fanno eccezione e riescono, in maniera vivida e pericolosa, a tradurre in note i loro studi esoterici e le loro visioni oscure, con una forza, ed una potenza, quasi non umana che porta, inevitabilmente, ad una de umanizzazione del concetto musica.
Qui, infatti, non c'è l'uomo, ma solo ed esclusivamente il male in tutte le sue innumerevoli stratificazioni che si insinuano tra i tremolo picking, nelle partiture epiche, nei "rumori" di fondo, tra la doppia cassa di un drum kit che non lascia speranza alcuna... insomma praticamente dovunque all'interno di un album fatto di canzoni violente e dalle melodie "religiose", disturbanti e gelide che non vi sarà assolutamente facile dimenticare.
Dalla prima
"Kaos Theos Kosmos" all'ultima, strepitosa,
"Om".
Inchiniamoci ossequiosi.
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