Per vicissitudini personali di
Bst e
MkM, chitarra e voce degli
Aosoth, il quinto lavoro in studio dei francesi ha rischiato di non essere mai pubblicato e, comunque, ha richiesto quattro anni di lavoro per poter finalmente vedere la luce dando un seguito all'ottimo
An Arrow in the Heart che usciva, nel 2013, per Agonia Records, come il nuovissimo
"V: The Inside Scriptures".
Chi conosce il gruppo sa bene che avvicinarsi ad un loro album non è una cosa "semplice": la prima sensazione, derivante dalla monoliticità e alla violenza della proposta, è quella della noia, per lo meno questo è quello che capita a me... poi, con pazienza, e con gli ascolti ripetuti, si riesce ad entrare in quel mondo asfissiante, grigio, monotono, che gli
Aosoth sono maestri nel creare.
Per
"V: The Inside Scriptures" il processo è stato, esattamente, quello appena descritto.
I sei brani che lo compongono, per quasi cinquanta minuti di musica, sono difficili, grigi e malati, sono brani ricchi di dissonanze e di intrecci black / death metal con una atmosfera, elemento sul quale il gruppo questa volta sembra aver puntato più che in passato, religiosa e asettica esaltata dalla prestazione vocale di
MkM dai toni medi, sempre identica a se stessa, francamente inquietante, e dalle chitarre del mastermind
Bst, anche produttore, che mettono in scena un riffing "chiuso", serrato, dall'incedere strisciante e dai toni più vicini al death che al black.
Non mancano nell'album lunghi momenti di violenza pura, i blast beat lasciano poco alla immaginazione, ma gli
Aosoth hanno ampliato il loro spettro espressivo con partiture più "riflessive", cadenzate e dannatamente angoscianti che rendono l'album ancora più soffocante di quanto già non lo sarebbe stato se fosse rimasto un lavoro puramente black metal con la conseguenza che
"V: The Inside Scriptures" è un prodotto moderno, diciamo debitore in qualche modo degli insegnamenti dei Deathspell Omega, ma dalla forte personalità, una personalità chiaramente francese e, ancora più chiaramente, estrema.
Siamo, di certo, al cospetto di un album di valore ma pesante.
Molto pesante.
Cercate di scoprire se questa musica fa per voi.
Per quanto mi riguarda, ancora una volta il MALE è fra di noi.