I più maligni potrebbero pensare che sia bastata la presenza di due membri dei Candlemass per farmi parlare bene di questa band, i Creozoth; in realtà questa band svedese può raccogliere buoni consensi senza bisogno alcuno di ricorrere alla sua line up. A partire dal fatto che di Doom nei Creozoth non c'è manco l'ombra, la nuova band che vede affiancati Jan Lindh e Lars Johansson è autrice di un heavy metal muscolare, energico, con tinte aggressive e a tratti cupe, ma sempre diretto ed essenziale, incentrato sul corposo lavoro di riffing e caratterizzato dall'ottima voce di Michael Storck (già in forza negli X-Plode). Difficile dare dei singoli gruppi di riferimento per una band decisamente personale, capace di creare un proprio sound partendo dai fasti della tradizione (più americana che altro) con una grande originalità e buona capacità dei propri mezzi. A un orecchio attento potranno non sfuggire velati e obbligati richiami ai Candlemass, ma solo nel modo di suonare di Johansson, nei suoi assoli sempre quanto mai ispirati, dettaglio del tutto ininfluente su quello che è poi il sound dei Creozoth. 13 brani tutti grosso modo sviluppati su quadrati mid tempos, buone melodie vocali e quel roccioso riffing, scarno ma efficace, che fa da collante tra un episodio e l'altro di questo lavoro. Un disco di qualità, interessante e assolutamente gradevole, capace di dire la sua pur senza inventare o stravolgere nulla, più che soddisfacente avventura parallela che a questo punto ci si augura possa avere un seguito nel futuro, al fianco delle attività principali dei componenti.
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