Copertina 7

Info

Genere:Avantgarde
Anno di uscita:2017
Durata:44 min.
Etichetta:ViciSolum Productions

Tracklist

  1. BABYLONIAN GROOVE
  2. SUMMER
  3. THE APOLOGISTS ARE THE ENABLERS
  4. CADENCE
  5. FOREVER
  6. YUREI
  7. PURPOSE
  8. VENTILATE
  9. CONSUMER
  10. EXPIRY DATE OF THE SOUL OF MAN

Line up

  • Teddy Möller: vocals, guitars
  • Niklas Kupper: vocals, guitars
  • Fredrik Klingwall: keyboards
  • Jimmy Mattsson: bass
  • Lawrence Dinamarca: drums

Voto medio utenti

Prima di cimentarmi con questo "Strife", settima fatica sulla lunga distanza degli svedesi Loch Vostok licenziata come le ultime tre da ViciSolum Productions, mi sono procurato tutta la discografia della band di Teddy Moller e soci visto che (confesso) non li conoscevo minimamente.
Altrettanto sinceramente dico che la loro proposta non mi aveva per nulla impressionato, molto (troppo per le mie orecchie) metalcore fluttuante attorno ad un cuore progressive...insomma niente che mi facesse desiderare di ascoltare il disco di cui parliamo.

Ed invece, vedremo al prossimo disco se si sarà trattato del classico colpo fortunato o meno, "Strife" è un signor disco!
Non è un disco facile, è un'intricata matassa di avantgarde/progressive/melodic death e copre praticamente l'intera (o quasi) gamma delle categorie classiche in cui viene diviso l'HM però quasi incredibilmente l'amalgama funziona.
Addirittura vi sono brani come "Purpose" che virano sul djent alla Meshuggah per poi presentare delle ondate di black metal.

"Babylonian Groove", "Forever", la ballad "Expiry date of the Soul of Man" faranno felici gli estimatori di bands quali Nevermore ed Evergrey così come i riffs tipicamente melodic death e l'incedere brutale di "The Apologists are the enablers" ed i breakdown della seguente "Cadence" solleticheranno gli appetiti degli amanti delle sonorità più aggressive.

Normalmente una tale miscellanea di generi - a meno che la band in questione non sia di un altro pianeta come i Persefone- rappresenta ciò che il minestrone era per il fanciullo disubbidiente: una minaccia; ebbene "Strife" si avvicina molto ai lavori degli andorriani (pur restando per tecnica, innovazione ed esecuzione diversi gradini sotto).
Per ora quindi godiamoci questo buonissimo disco dei ragazzi di Uppsala, certi che comunque il tempo ci dirà se la band ha intrapreso la strada della qualità oppure se "Strife" sarà destinato a rimanere la classica botta di fortuna isolata ed irripetibile.

Loch Vostok - "Summer"

Recensione a cura di Alessandro Zaina

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