Secondo lavoro in due anni per gli umbri
Falaise che proseguono sulla via del post black metal / shoegaze confermandosi come nome di spessore del genere attraverso un album praticamente "intaccabile".
"My Endless Immensity", sempre edito dalla nostrana
ATMF, è, infatti, curato in ogni minimo dettaglio, partendo dal comparto grafico fino ad arrivare alla musica che unisce, sapientemente, melodia, malinconia e durezza secondo le regole di un genere dal quale il duo, come dicevo, non si allontana per niente, ripercorrendo le strade di Alcest, Les Discrets o Amesoeurs (questi ultimi oggetto di una riuscitissima cover di
"Les ruches malades"), ma aggiungendo anche una vena depressive, non troppo marcata, che ampia lo spettro di soluzioni sonore a disposizione del gruppo.
I
Falaise, che dalla francia traggono anche il loro monicker, sono abili in fase di songwriting, cesellano melodie sognanti con facilità, adoperano tastiere, arpeggi e chitarre distorte nel giusto modo e, soprattutto, arrangiano i pezzi con grande gusto non dando mai l'impressione di essere forzati o poco "sinceri".
L'infatuazione che questi ragazzi hanno nei confronti dei loro modelli è piuttosto evidente, ma se la qualità si mantiene così alta come in
"My Endless Immensity" (un titolo che ritengo perfetto per descrivere quello che andrete ad ascoltare), rinunciamo volentieri alla originalità ed, anzi, siamo fieri di avere nel nostro paese, spesso purtroppo pressapochista, un gruppo come i
Falaise in grado di farci sognare con la sua musica aspra ed eterea.
Complimenti alla
ATMF per il supporto, complimenti al gruppo per la sua musica e complimenti a voi che vorrete scoprire questo piccolo gioiello.
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