Che
Frontiers Music garantisca sempre uscite di qualità ormai è assodato. Certo, da una band con due membri dei Within Temptation mi sarei aspettato tutt'altro, ma poco importa perché
"Life" è davvero un disco godibile.
Nato più di dieci anni fa come progetto solista,
JoNo (aka
Johan Norrby) parte dall'hard rock più teatrale di Queen e (in parte) Meat Loaf e ne dà una lettura personale e moderna - un po' come hanno fatto in tempi più recenti i canadesi
Incura.
Ecco allora che il pianoforte sta sempre in primo piano - così come la voce fin troppo enfatica di
Norrby - a tributare le band di cui sopra per la maggior parte del full-length (
"Sailors", "On The Other Side", "My Love", "The Magician"). Alcune inaspettate deviazioni verso la sopraccitata modernità - penso ai Muse di
"Origin Of Symmetry" e
"Absolution" ascoltando
"Crown", così come nel caso della tanto elegante quanto deprimente
"The March", dall'arrangiamento sinfonico - contrastano con i brani più nostalgici (quando
Norrby pronuncia
"..turn around.." all'inizio di
"No Return" il senso di déjà-vu è inevitabile). Tutte le influenze dello svedese trovano un perfetto equilibrio nelle due tracce più lunghe
"Downside" e
"Trust", dove il sound tende a sfociare nel musical di scuola Broadway senza mai perdere "la pacca" caratteristica della band.
Forse un paio di canzoni in meno avrebbero giovato alla "digeribilità" complessiva, ma stiamo parlando del famoso "pelo nell'uovo" all'interno di in un album riuscito e ben confezionato.
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