Mi sono avvicinato alla scena Glam & Slease fuori tempo utile, quando ormai aveva perso la spinta iniziale, infatti, quando London, Mötley Crüe, Poison e Faster Pussycat scorrazzavano belli gaudenti con i loro spandex e capelli cotonati lungo il Sunset Boulevard a caccia di ... fama, le mie attenzioni musicali erano invece rivolte al movimento Speed e Thrash Metal, che ai lustrini rispondeva con cartucciere e pose incazzate.
Tuttavia non ho mai pensato che i gruppi che popolavano la vivace scena Hair Metal non fossero degni di attenzione, semplicemente non catturavano la mia. Con il tempo, pur non rivedendo le mie posizioni, ho approfontito la conoscenza con questa realta, andando oltre ai più noti Motley Crue (apprezzati, e non poco, sui primi lavoro, ma l'acclamato "Girls Girls Girls" non ha mai fatto breccia da queste parti) e i Twisted Sister, eppure anche a causa di una carriera discografica discontinua e non particolarmente nutrita mi ero fatto passare sotto il naso i
Pretty Boy Floyd (dallo pseudonimo di Charles Arthur Floyd, rapinatore di banche statunitense negli anni '30) che avevano esordito nel lontano 1989 con "Leather Boyz with Electric Toyz".
E, dopo un lungo silenzio, rieccoli con un nuovo album, "
Public Enemies" uscito per la
Frontiers, dove musicalmente fanno una bella impressione, spaziando attraverso sonorità che ricordano - e non poco - i Motley Crue, ma anche RATT e Bang Tango, e soprattutto riescono a farlo senza apparire patetici o pacchiani (beh... un pochino nel video possono pure sembrarlo), dimostrando che nonostante i tanti anni trascorsi, l'energia e la voglia di rockeggiare non manchino.
A questo si aggiunge un lotto di belle canzoni che i
Pretty Boy Floyd pescano anche dal loro vecchio repertorio, cui si aggiungono le cover di un oscuro ("
Run for Your Life" era scito solo a livello di demotape) brano dei Motley Crue e quella - ma qui va ringraziato il fondamentale supporto di Marco "Aimax" che me lo ha segnalato - di "
So Young So Bad" tratta da "Coliseum Rock" degli Starz.
Oltre ad una atmosfera immediata, coinvolgente e .. colorata, piace il cantato davvero convincente, inevitalbilmente accostabile a quello di Vince Neil, da parte di
Steve Summers, che per l'occasione ritroviamo nuovamente affiancato dal vecchio compagno di avventure
Kristy Majors, anche lui presente sul già citato "Leather Boyz with Electric Toyz", e con il quale ha condiviso anche l'esperienza nel progetto Shameless, un supergruppo al quale ha collaborato anche il chitarrista
Keri Kelli (con trascorsi non solo negli stessi Pretty Boy Floyd ma anche con Alice Cooper, L.A. Guns, Warrant ...) , il quale stranamente è presente sul disco solo come produttore ed alle backing vocals.
Peccato che non abbiano dato continuità alla propria carriera, con il potenziale che mettono in mostra avrebbero potuto dare - e raccogliere - molto di più.
Do Ya Wanna Rock ... Do Ya Wanna Rock Tonight ...Metal.it
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