Proporre un buon disco rock non è affatto impresa semplice al giorno d'oggi: tutto è stato detto in questo ambito e riuscire a risultare freschi, accattivanti ed essere, se non originali, almeno non obsoleti è assai arduo; i DoomFoxx giungono al debutto con una dozzina di canzoni assolutamente valide, suonate con passione gente che il rock lo respira, ce l'ha dentro e sa come suonarlo. Mi vengono in mente i primi Hardcore Superstar come termine di paragone, anche se forse il disco dei DoomFoxx si classifica più semplicemente ne filone hard rock classico (gli AC/DC devono essere dei veri e propri idoli per la band, in particolare per il cantante), fatto di accordi semplici, melodie orecchiabili e pochi fronzoli, il tutto coadiuvato da una produzione grezza e calda. Purtroppo nonostante le canzoni risultino quasi tutte valide manca qualcosa, soprattutto nel susseguirsi degli ascolti, quando sopraggiunge un pò di noia dovuta ad una mancanza di mordente; infatti se ai primi ascolti si rimane complessivamente sorpresi, col passare del tempo ci si accorge che c'è poco dietro qualche buono spunto e spesso i DoomFoxx si limitano a proporre una struttura troppo ripetitiva all'interno di ogni singolo pezzo. Certamente è un album che piacerà a chi, come me, ama il rock classico, quello che può fare da sottofondo ad un party alcolico, quello che fa riferimento al trittico sex-drugs-rock'n roll però non mi sento assolutamente di consigliarlo a chi non fa di queste caratteristiche il suo credo o non conosce già a menadito i grandi classici del genere. A questi consiglio vivamente di ascoltarsi i grandi numi tutelari che hanno ispirato i DoomFoxx (AC/DC, Twisted Sister, Motley Crue e via dicendo). Li attendiamo al varco per una seconda prova che mi auguro sinceramente possa risultare più incisiva e nel frattempo mi godo le piacevole note del singolo "Piece of Me".
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