Copertina 7

Info

Anno di uscita:2017
Durata:39 min.
Etichetta:Street Symphonies Records / Burning Minds Music Group

Tracklist

  1. AS ABOVE, SO BELOW
  2. COMIN' FOR YOU
  3. BREAKING FREE
  4. AERODYNAMIC
  5. PEDAL TO THE FLOOR
  6. WE ALL LIVE A LIE
  7. UNTIL YOU'RE GONE
  8. SETTING HELL ON FIRE
  9. RUN AWAY
  10. BACK TO BACK

Line up

  • Daniel Almqvist: vocals, guitar
  • Timmy Kan: bass
  • Johan Bergman: guitar
  • Christoffer Almqvist: drums

Voto medio utenti

Da un lato la “storia” dell’hair metal yankee, dall’altro la tradizione scandinava dello sleaze-rock e in mezzo barlumi di pop-punk californiano … il risultato è l’essenza ispirativa degli Aerodyne, svedesi di Goteborg al debutto sulla lunga distanza con un bagaglio d’influenze che va dai Motley Crue ai (primi) Cinderella, passando per Offspring e approdando a Hanoi Rocks, Turbonegro, Crashdïet e Backyard Babies, il tutto frullato con la tipica sfacciataggine e la carica di un manipolo di “ragazzacci” animati da un “fine ultimo” che si chiama intrattenimento ad ampio spettro.
Breaking free” è un disco che trasuda energia a ogni nota e che nonostante ciò, forse anche a causa di un pizzico d’inesperienza degli autori, non riesce a trasmettere un livello di coinvolgimento costante per tutta la sua durata, alternando autentiche granate soniche a mortaretti meno prorompenti ed efficaci.
Così, “As above, so below” apre l’albo in maniera solo gradevole (una situazione “strategicamente” abbastanza deleteria, a meno che facciate parte della riprovevole shuffle-mode generation …), mentre la successiva “Comin' for you” comincia a graffiare e adescare sul serio e la title-track, con il suo riff metallizzato (molto “Live wire”, invero …) e un coro perfetto per essere cantato a squarciagola, va addirittura oltre, incanalando la lodevole esuberanza del gruppo in una costruzione armonica incisiva e ammaliante.
In “Aerodynamic” l’intreccio tra Orange County e Sunset Boulevard funziona piuttosto bene, “Pedal to the floor” è grintosa ma complessivamente lascia poco al suo passaggio e “We all live a lie” torna a conquistare i sensi con una melodia parecchio contagiosa e anthemica.
Le atmosfere adrenaliniche e incalzanti di “Until you're gone” garantiscono un’altra bella “botta” emotiva, e pure il successivo “Setting hell on fire”, senza essere un pezzo esattamente “indimenticabile”, sa farsi rispettare con il suo incedere roccioso e tagliente.
Epilogo riservato a “Run away” (con l’ospite Danny Rexon dei Crazy Lixx impegnato nelle backing vocals), un appassionante sconfinamento in terreni d’estrazione maggiormente “adulta”, e a “Back to back”, che mescola enfasi vocale e vibranti pulsazioni hard-rock, attestandosi tra i momenti convincenti della raccolta.
Con un’ultima notazione indirizzata all’ugola di Daniel Almqvist, indubbiamente di valore e tuttavia appena un po’ troppo “educata”, non mi resta che accogliere gli Aerodyne tra le “promesse” del settore, attendendomi per il futuro una superiore maturità compositiva che non mortifichi la grande vitalità che possiedono … una “sfida” impegnativa che, però, è sicuramente alla loro portata.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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