Dietro il nome e un artwork alquanto anonimi, scopriamo una formazione che invece ha parecchio da dire e soprattutto riesce a farlo bene e pure con una certa personalità.
Inoltre, andando ad approfondire la conoscenza con i
Red Raven, scopriamo che al microfono c'è un volto noto, quello di
Frank Beck, che abbiamo già incrociato al fianco di Kai Hansen, sia come live vocalist dei Gamma Ray sia con gli Hansen & Friends. Ma anche i suoi compagni di avventura non sono propriamente degli sconosciuti, visto che ritroviamo un paio di membri dei sottovalutati Superior, quali il chitarrista
Bernd Basmer ed il bassista
Martin Reichhart, con la line-up completata dal chitarrista
Patrick Fey (dai Panama!) e dal batterista
Sebastian Berg (Taletellers) subentrato al precedente Sascha Waack.
Nonostante le recenti collaborazioni di
Frank Beck (ci sono anche quelle con Iron Savior e Powerwolf), la proposta musicale dei
Red Raven ha ben poco del classico Teutonic Power Metal, ma si orienta verso un sound più articolato, sullo stile di gruppi che possono spaziare tra Masterplan, At Vance, Symphorce o Firewind, come si può rivelare già da "
Collapse", subito dopo l'intro "
A Perfect World", con quel suo approccio frontale che non disdegna quel tocco modernista, che i nostri non mancheranno di riproporre anche nel prosieguo dell'album.
Ma è sopratutto l'epica "
Proud" a mettere in mostra tutte le capacità dei
Red Raven, a partire dalla bravura e versatilità di
Patrick Fey e
Bernd Basmer, che nell'occasione riescono a coniugare Flamenco e Heavy Metal.
Non altrettanto avvincente la seguente "
On My Way", una ballad noiosetta (peraltro al pari della conclusiva "
Until the End of Time") che si salva solo nei fraseggi solisti, mentre sono particolarmente apprezzabili l'approccio alla Ronnie James Dio che cogliamo su "
DigitHell" e gli scatti energici di "
Save Me", episodio dove i
Red Raven sembrano voler incrociare Anthrax e Helloween. Un altro degli highlight del disco può essere facilmente rappresentato dall'ottima "
Unbreakable", che ha tutto per catturare le attenzioni dell'ascoltatore, da una prova calda e impeccabile (accostabile al miglior Jorn Lande) di
Beck, ad un guitarwork vario ed imperioso come pure soluzioni vocali e corali avvincenti e convincenti.
Una band ed un disco da non sottovalutare.
Metal.it
What else?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?