Copertina 8

Info

Anno di uscita:2017
Durata:43 min.
Etichetta:L.A. Records / Cargo Records

Tracklist

  1. CHANGE THE WORLD
  2. WARRIOR
  3. BORN TO WIN
  4. NEVER SURRENDER
  5. THE STORY OF LOVE
  6. LIVE YOUR DREAM
  7. BREAK THESE CHAINS
  8. THE OTHER SIDE OF LOVE
  9. DARE
  10. THE TOUCH
  11. THE SECRET

Line up

  • Stan Bush: vocals, backing vocals
  • Holger Fath: guitars, bass, keyboards
  • Tom Walsh: drums

Voto medio utenti

Stan Bush è uno dei grandi interpreti “storici” della migliore tradizione radiofonica yankee e il suo AOR arioso e turgido, iniettato di adeguate dosi di romanticismo, oltre a sfoggiare una classe di livello superiore, ha dimostrato fin da subito di possedere tutte le caratteristiche necessarie ad esaltare l’immaginario cinematografico all’insegna dell’azione disimpegnata e iperbolica e/o alimentato dai temi del cosiddetto “american dream” (un “destino” comune a Survivor e Robert Tepper, con i quali ha brevemente convissuto nel roster della Scotti Bros. …), tutta roba in auge soprattutto negli “eighties” e tuttavia ancora oggi dotata di un certo fascino (magari al limite del kitsch …).
Non stupisce, dunque, che la sua affermazione sia passata anche attraverso la spinta garantita dall’impiego di alcuni dei suoi pezzi in pellicole dell’epoca più o meno popolari (“Transformers”, innanzi tutto, e poi “Kickboxer”, “Bloodsport”, “The wraith”, …), ma indipendentemente da ogni considerazione filologica, quello che personalmente mi preme sottolineare è la capacità del nostro di continuare a scrivere e interpretare autentici gioiellini di rock adulto “classico” senza mai apparire oltremodo manieristico.
Change the world”, nuova prova in studio di Mr. Bush, è ancora una volta un disco molto appagante, che suona vitale nonostante l’evidente ortodossia ed è comunque talmente pregno di melodie vincenti e intense da rendere secondaria la “familiarità” delle modalità stilistiche con cui vengono trasmesse all’astante.
In un panorama dove molti melomani “emergenti” si affannano per cercare di riprodurre in maniera credibile i suoni dell’epoca aurea del genere, tocca a un veterano in splendide condizioni di forma sbaragliare gran parte della concorrenza con una naturalezza disarmante, edificata su un talento cristallino, tanta esperienza e su una verve espressiva tuttora invidiabile.
E’ sufficiente accostarsi all’opener e title-track dell’albo per ritrovarsi immersi in un’atmosfera enormemente suggestiva, dove il buon Stan è libero di sprigionare tutta la carica melodrammatica contenuta nella sua voce e nel suo pennino, mentre nella successiva “Warrior” (utilizzata nel videogameShadow warrior 2” … un’altra importante fonte di “visibilità” …) l’appeal si manifesta attraverso un piglio incalzante ed enfatico e in “Born to win” è un coro a “presa rapida” a delineare la cuspide di un diamante sonoro assai brillante e prezioso .
Never surrender” (recuperata dalla soundtrack di “Kickboxer”), sostenuta dalla sua fiera origine ottantiana, prepara il terreno al vertice dell’evocazione melodica dell’intero programma … si chiama “The story of love” ed è una sublime ballata degna dei migliori House Of Lords (i quali, ricordiamolo, arricchirono il loro memorabile debutto omonimo con la trascrizione di "Love don't lie", una meraviglia in note targata Stan Bush & Barrage …).
Si prosegue con “Live your dream”, un’esortazione avvolta nel velluto adulto, e con “Break these chains”, che si segnala per un delizioso “soffio” bluesy in grado di ridestare nella memoria l’effige dei leggendari Foreigner.
Sentimento e pastosità alimentano anche il fervido flusso emozionale di “The other side of love”, e dopo la riproposizione (ovviamente) gradevole e abbastanza “furbetta” di “Dare” e “The touch” (da “Transformers: The Movie”), “The secret”, chiude la raccolta con un brano che sarebbe sicuramente piaciuto ad Alex Owens, protagonista del celebre ”Flashdance”.
Anche se qualche riciclaggio di troppo ne riduce leggermente il valore in termini assoluti, “Change the world” rappresenta un acquisto prioritario per ogni chic-rocker degno di tale appellativo … se vi sentite degli affiliati alla nobile categoria, sapete cosa fare.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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