Follia.
Il termine più adatto per l’ormai ben conosciuto duo punk (stile italiano…non british) dei PAY, che con questo nuovo lavoro ci presentano davvero la prima opera punk mai concepita, in questo caso a nome di “Federico Tre e il Destino Infausto”, 33 brani (ma dalla 18 alla 32 sono ghost track vuote di 5 secondi l’una) per quasi 45 minuti di musica che, tutto sommato, riescono nel loro intento di divertire ed allietare l’ascoltatore; tutto questo anche grazie (ancora una volta, data la partecipazione passata di membri di Tre Allegri Ragazzi Morti, CCCP, Elio e le Storie Tese, Punkreas e molti altri) alla partecipazione di alcuni ospiti “illustri”, fra cui annoveriamo Roberto “Freak” Antoni nelle vesti del tiranno Federico Tre, Alberto Camerini ed Olly degli Shandon (anche produttore del disco) ed altri ancora, musicisti protagonisti del panorama pop-rock italico.
Mr. Grankio e Mr. Pinguino, ovvero i PAY, confermano la loro proposta con questa loro terza opera, a metà tra il demenziale, l’ironico ed il grottesco, basandosi su un poppettino-punkettino facile facile, a volte vicino allo ska, con il pieno intendo di non prendersi sul serio e far divertire. Obiettivo che potrebbe essere anche centrato con un ascoltatore avvezzo a queste sonorità, gli altri ne potrebbero morire, ma con quanto costano i cd al giorno d’oggi il sorriso provocato dai Pay è solo accennato.
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