Un'inaspettata bella sorpresa sopraggiunge dalla Finlandia, terra di ghiaccio e di power metal. I misconosciuti
Vinide giocano la carta del concept album e ci raccontano la vicenda di OMEGA, azienda specializzata nell'intelligenza artificiale il cui collaboratore - protagonista senza nome - si ritrova isolato in manicomio e condannato a morte.
L'heavy metal sinfonico del quartetto è un riuscito ibrido sonoro a cavallo tra Kamelot (
"The Beginning Scene", "Emanuel"), Therion (l'epica e battagliera
"The Plan") e Vanden Plas nei momenti più progressivi (la titletrack, o
"The Great Voyage"). Le parti recitate (
"Anger", "Plea", "The Truth") spezzano un po' il ritmo dell'album, ma hanno il vantaggio di essere tracce indipendenti facilmente skippabili. Nonostante un'atmosfera prettamente distopica, c'è spazio anche per episodi più solari (
"Another Dimension") o comunque maggiormente lineari se non addirittura disimpegnati (
"Breakout", "Believe" o
"Bombs", che strizza l'occhio ai Rammstein).
La breve e intensa
"Save The Earth" chiude con classe un full-length che di sicuro non va oltre "l'invenzione dell'acqua calda" ma che - in un momento di buio generalizzato della scena heavy/power sinfonica - risalta come un apprezzabile barlume da non sottovalutare.
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