Ci hanno provato in tanti, e molti altri ci proveranno, a trovare l’ibrido “perfetto” tra i generi, a impegnarsi in un amplesso sonoro che appaia “fresco” e ammaliante, armonizzando le singole peculiarità stilistiche con acume e raffinatezza. Inutile citare i numerosi “fallimenti” in un’impresa tanto audace quanto impegnativa, mentre è confortante e soddisfacente incrociare formazioni “emergenti” munite dell’attitudine e della cultura necessarie a intraprendere proficuamente un percorso artistico decisamente accidentato.
I
DSease, nati sulle ceneri dei Kardiod (una
tribute band dei Rammstein), rappresentano una piacevole sorpresa nell’ambito della musica “contaminata” e il loro essere costantemente in bilico tra
grunge,
metal,
elettronica e
dark assume un fascino particolare anche grazie a un tocco di adescante sensibilità
pop, impastata con la durezza delle chitarre e immersa nell’aura oscura e malinconica che intride l’intero programma di “
Rotten dreams”.
Orgy, A Perfect Circle, Bush, Alice In Chains e Placebo sono soltanto alcuni plausibili punti di riferimento della nuova creatura di casa
Sneakout Records, ma nemmeno i musicisti dall’apertura mentale più spiccata possono ottenere risultati efficaci senza cospicue dosi d’intelligenza compositiva e un’istintiva abilità creativa.
Tutte doti sicuramente possedute dai riminesi, i quali affidano all’astante squarci di suadenti incubi esposti con una tensione emotiva e una forza espressiva piuttosto inusuali e che li segnala all’uditorio per originalità e impatto.
La feroce decadenza di “
Selfist darky tender”, le avvolgenti armonizzazioni vocali (vagamente alla System Of A Down) di “
Baby believes” e le atmosfere cibernetiche e angosciose di “
With no relief” (“roba” che sarebbe probabilmente piaciuta anche a
Layne Staley) sono le caratteristiche distintive di brani capaci di procurare una notevole suggestione sensoriale, e forse ancora meglio del trittico iniziale lo fa la successiva “
Freak (Out of my head)” che unisce un
groove poderoso a un’estetizzante melodia.
“
Updated partner” e "
Smile over you” tentano di sfruttare il medesimo schema con esiti leggermente meno intensi, “
Wicked sun”, pur gradevole, mostra qualche segno di abulia e la magnetica e conturbante “
No one will hurt you” risolleva le sorti della raccolta attraverso una forma di seduzione densa e profonda.
I
DSease meritano molta attenzione e la presenza in “
Rotten dreams” di alcuni momenti che sembrano ancora un po’ insicuri e ripetitivi non annichilisce l’esibizione di una personalità tale da farmi quasi dimenticare che si tratta di un debutto … un primo passo importante verso “qualcosa” che si potrebbe ben presto rivelare formidabile.
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