Oltranzisti del thrash metal statunitense d'annata, ecco a voi l'album che aspettavate da quindici anni. Vi ha deluso il ritorno dei Nuclear Assault, disco forse piacevole ma che non fa gridare al miracolo? Sognavate in gran segreto un album che riproponesse veramente quel crossover ottantiano che univa il mosh thrash ad un'attitudine hardcore? Bene, questo "Hazardous Mutation" è ciò che fa per voi. Il secondo album degli statunitensi Municipal Waste è il disco perfetto per chi non vuole che gli anni siano passati, il disco che in un solo ascolto ci butta indietro di sedici anni. La copertina è grandiosa, e spiace solo che ci tocchi vederla nel detestato formato cd e non in quel grosso e adorato pataccone che era l'LP. Musicalmente i Municipal Waste sono newyorkesi al 100%, e poco importa che arrivino in realtà dal Virginia; una via di mezzo tra i Nuclear Assault, gli Anthrax di "Spreading the Disease" e l'hardcore della NYHC. Ventisei minuti per un totale di quindici canzoni, fatte di riff rocciosi, stop and go, folli velocità e assoli ciaciaroni, il tutto condito dalla fenomenale voce di Tony Foresta, che non può che richiamare il primissimo John Connelly. Ragazzi, non ci sono cazzi, è un album assolutamente devastante e anacronistico, che ci ripropone un genere bistrattato o mal conosciuto quale il vero il crossover '80 figlio degli States. Se rimpiangete D.R.I., i Nuclear Assault di una volta, i S.O.D. e altri ancora, non potete assolutamente farvelo scappare.
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