Pur facendo parte della prima ondata di band estreme provenienti dalla Grecia, gli
On Thorns I Lay non hanno mai avuto molta fortuna nel farsi conoscere all’esterno dei propri confini complice anche una storia estremamente travagliata che li ha portati ad un lunghissimo periodo di pausa fra il 2003 ed il 2015, anno di uscita di “
Eternal Silence”.
Il presente
“Aegean Sorrow” prosegue il discorso contenuto nel precedente lavoro, con un sound malinconicamente autunnale sulla scia dei primi lavori di
Paradise Lost, Katatonia, Theatre of Tragedy e My Dying Bride che rimangono i punti di riferimento fissi per la band ateniese.
Il death/doom atmosferico degli
On Thorns I Lay si coniuga con le tematiche di desolazione e miseria trattate in questa opera. La band si muove con abilità fra episodi più spiccatamente elettrici, che in quelli acustici (v .
“A sign of sadness”) o strumentali (la struggente
“Skotos” eseguita dal solo tastierista
Antony) senza mai rinunciare o mettere in secondo piano la componente melodica del loro songwriting, componente così delicata da toccare l’animo dell’ascoltatore nel profondo.
La parte centrale di
“Aegean Sorrow” è quella che dove la band, a mio parere, si gioca le carte migliori, “I
n Emerald Eyes” e le due parti che costituiscono “
Olethros” posseggono un poetico equilibrio fra forza e delicatezza a cui è impossibile resistere.
Non so dirvi se questo lavoro porterà ad una futuro rinascimento della carriera della band ateniese, ma
“Aegean Sorrow” è uno di quei felici lavori da prendere al volo e ascoltare lasciandosi travolgere dai propri pensieri.
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