Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2018
Durata:39 min.
Etichetta:Nordvis Produktion

Tracklist

  1. ODALMARKERNA
  2. MåTTE DESSA BYGDER BRINNA
  3. YGG (EN VISA OM JULEN)
  4. SKADINAWJO
  5. DEN TYSTE åSEN
  6. SOM MAN SåR FåR MAN SKöRDA
  7. OSåDDA SKALL åKRARNA VäXA (OUTRO)

Line up

  • Fjällbrandt: all instruments, vocals

Voto medio utenti

"Jord", parola che vuol dire terra, è il terzo e ultimo album per Panphage.
Fjällbrandt chiude, infatti, dopo più di dieci anni il suo progetto e lo fa con un album splendido.
"Jord" è puro black metal primordiale: grezzo, spigoloso, duro come il terreno ed impenetrabile come gli alberi, ma anche fiero, epico e maestoso. In una sola parola questo è puro nord e solo una etichetta di culto come la Nordvis poteva licenziare questo gioiello.
Attenzione però a non credere che questo sia il classico album black metal tutto odio e sangue: no, qui c'è molto di più, c'è un riffing di chitarra semplice ma evocativo come pochi, c'è una ricerca melodica mai banale in ogni brano, ci sono spunti di matrice folk che non possono non esaltare l'ascoltatore, qui c'è una potenza, la potenza della natura, espressa in modo cristallino e possente, qui c'è l'amore di un uomo per la sua terra e le sue origini.
Passione e orgoglio.
Ecco di cosa è intriso "Jord".
Dispiace che l'artista svedese abbia deciso di porre la parola fine ai Panphage, e io gli auguro di trovare una nuova forma artistica di espressione, ma resta, in ogni caso la sua splendida musica, certo di nicchia e certo "superata" dalle tendenze moderne, che sono certo saprà emozionare chi ancora crede nella vera musica e non nel business.
Siete tra questi?
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 28 feb 2018 alle 18:28

Ottima recensione come sempre Dope ! Null'altro da aggiungere se non supportate questo VERO artista ! Giusto per completezza, io preferisco il debut "Storm" , ma quest'album è il vero degno successore, mentre il secondo "Drengskapr" mi aveva un po' deluso ...

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