Tornano i pionieri europei di un certo modo di intendere il crossover, ovvero i Clawfinger dell’imprescindibile “Deaf Dumb Blind”. Il disco in oggetto, dall’esplicativo titolo “Hate Yourself With Style”, rappresenta veramente un valido ritorno, con un sound piacevole, che sa picchiare e al tempo stesso essere anche melodico e orecchiabile. Tuttavia la caratteristica principale, è la sua estrema varietà, partendo dall’iniziale “The Faggot In You”, dal riffing meshugghiano, e passando per “What We’ve Got Is What You’re Getting”, che rimanda ai primi assalti dei Deftones, oppure per “Sick Of My Self”, che nei cori ricorda molto certe cose di Devin Townsend, fino alla conclusiva “God Is Dead”, decisamente degna di chiudere il disco, assistiamo al dimenarsi furioso della band, vogliosa di rompere tutti gli schemi precostituiti.
In generale poi ci attestiamo su ritmiche gonfie e groovy, riffing meccanico, dinamismo vocale, tra rap vocals e parti pulite, e tanta voglia di spaccare.
Solo alla lunga il disco si perde un po’, a causa di qualche pezzo non proprio ispirato, tipo “Without A Case” o “Hypocrite”, però possiamo pure dire che nel complesso i pezzi buoni sono decisamente la maggioranza.
Questo disco non sarà certamente quello che risolleverà le sorti del crossover, ma di sicuro è un buon colpo assestato da una band che sa il fatto suo. Una band di cui c’è ancora bisogno. Odiatevi con stile.
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