A un anno di distanza dall'ottimo
"Ultima Lux", il francese
Sairen ritorna con un nuovo album dal titolo
"Neige Nuit". Il sound non è cambiato molto, ma l'impressione è che il concepimento dei brani sia stato un po' più frettoloso rispetto al suo predecessore.
Il mix di musica sinfonica, elettronica e alternative è sempre riconoscibile, ma gli arrangiamenti sono leggermente meno curati in favore di un maggior numero di decibel (
"Salvation" o la più progressiva
"Tsuki No Namida"). Detto questo, non mancano gli episodi superlativi come l'introduttiva
"Vortex Lyre", minimale e intrigante, o la cinematografica
"Fall Of The Colossus", dal range dinamico impressionante. E ancora bisogna citare la pianistica
"Shield Of Light" (un po'
Nyman, un po'
Glass) o la celestiale
"Nordvarme", con i suoi campioni caratterizzanti ma mai invadenti.
Pazienza per l'inutile titletrack (un minuto di rumore bianco filtrato), ci pensa la conclusiva
"Neolithic" a riconquistare la scena con la sua inaspettata svolta elettrica dalla metà in poi dopo l'incipit ambient-oriented.
Merci Sairen!
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