Copertina 8

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2018
Durata:48 min.
Etichetta:Metal Blade Records

Tracklist

  1. CATHEDRAL
  2. MIDNIGHT LOVE
  3. SEVEN HOURS
  4. BROKEN DREAMS
  5. TIME WILL TELL
  6. LIGHTS OUT
  7. WAIT FOR ME
  8. ANGEL OF MERCY
  9. WE RULE
  10. SO LONG
  11. FEEL THE HEAT

Line up

  • Ted Pilot: vocals
  • Kendall Bechtel: guitar
  • John Macko: bass, keyboards
  • Ed Archer: guitar, keyboards
  • Ken Mary: drums

Voto medio utenti

A tre anni dal loro formidabile esordio eponimo, il ritorno dei Fifth Angel viene accolto con entusiasmo da tutti gli estimatori del metallo classico, un genere all’alba dei nineties leggermente in declino nelle strategie dell’allora ancora florido business discografico.
Con Terry Brown (storico produttore dei Rush) in cabina di regia, la defezione del funambolico James Byrd (che avvierà una decorosa carriera solista) e l’ingresso in formazione di Kendall Bechtel, “Time will tell” si offre al pubblico dei defenders iniettato di dosi importanti di melodia, la quale, però (anche se ci fu chi, evidentemente ottenebrato dal miope settarismo o affetto da otopatologie invalidanti, parlò di “tradimento” …) non svilisce in alcun modo la sua fiera appartenenza alla “tradizione”.
Continua, infatti, seppur con una minore predisposizione “bellica”, il ricorso ad ambientazioni sfarzose ed epiche, abilmente coordinate dall’ugola prorompente e sensibile di Ted Pilot, un credibile e carismatico seguace dell’inarrivabile R.J. Dio.
L’andamento maestoso di “Cathedral” rassicura subito i fans del gruppo americano e la successiva “Midnight love” aggredisce i sensi di tutti i class-metallers all’ascolto, sollecitati dal serrato fraseggio chitarristico e da un refrain di grande impatto.
Seven hours”, sostenuta dalle enfatiche scansioni ritmiche di Ken Mary (in “libera uscita” dai suoi impegni, nel frattempo diventati piuttosto fitti …), mette d’accordo ogni tipologia di metal-head, mentre la power balladBroken dreams” ostenta un lirismo e una tensione espressiva di raro valore emozionale.
La grandeur della title-track e della suggestiva “Wait for me” celebrano la versione più “accessibile” della Dio-band e sempre in tema di omaggi, questa volta espliciti, con un’avvincente trascrizione di "Lights out” degli immortali UFO, il Quinto Angelo esibisce la sua eccezionale abilità anche nella riproposizione dei “classici”.
Angel of mercy” e la pacata “So long” mescolano con innato buongusto Scorpions e White Lion, l’impetuosa “We rule” riscopre l’ardore “guerriero” della band e “Feel the heat” pone fine alle ostilità con una melodia molto adescante e non per questo fastidiosamente “ruffiana”.
Come già accaduto per il debutto, la Metal Blade Records decide di riproporre il disco (nei formati Cd e vinile) in tutta la sua originale “purezza” (compresa la fascinosa ed enigmatica veste grafica), non rischiando così di appannare, magari con materiale aggiuntivo non all’altezza, la luminosità di un lavoro pressoché perfetto, la cui efficacia non è stata minimamente minata dal trascorrere del tempo … qualora non l’abbiate fatto, non perdete l’occasione di aggiungere alla vostra preziosa collezione un “pezzo” di enorme pregio.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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