I Rotten Sound non sono mai stati una band che ama starsene con le mani in mano fra l’uscita di un album e l’altro. Basta scorrere la discografia dei finnici per trovare accanto alle uscite sulla lunga distanza un discreto numero di “corti” pubblicati nel corso della propria carriera.

“Suffer to abuse” si aggiunge quindi all’elenco di uscite che aveva come ultima voce “Abuse to suffer” del 2016, lavoro quest’ultimo che consiglio caldamente di ascoltare nel caso vi fosse sfuggito.

L’EP che ho fra le mani dura una dozzina di minuti, ma i sette pezzi che lo contengono sono un ottimo biglietto da visita per coloro che si approcciano solo ora alla proposta musicale del quartetto finnico.

In esso, infatti, sono contenuti gli elementi fondamentali del suono della band ovvero l’efficace mix di grind, death e ragionati rallentamenti doom, fusi con abilità e naturalezza.

Il cd è una autentica mazzata sulla nuca, già con “Privileged” si mastica calcestruzzo sonoro e i successivi brani non sono da meno. L’unica - alquanto piacevole mi vien da dire - variante la troviamo in “Stressed mess” che, con le sue chitarre in midrange e il suo riff ripetitivo, potrebbe esser uscita dalla penna di un redivivo Alex Hellid.
Lungi dall’essere un lavoro riempitivo, “Suffer to abuse”, in definitiva, non fa altro che dimostrarci che la vena creativa dei Rotten Sound è lontana dall’estinguersi. La musica estrema ringrazia.