A pochi mesi di distanza da
"Fractured", Mariusz Duda pubblica un nuovo album a nome
Lunatic Soul, più eterogeneo del suo predecessore nonostante una durata inferiore.
La prima cosa che "balza alle orecchie" è che si tratta di un full-length sostanzialmente più suonato e lineare del solito (almeno per gli standard dei
Lunatic Soul), aspetto che non può che rievocare la band principale di
Duda, i
Riverside (è il caso della breve
"Sorrow", "disturbata" dall'elettronica di sottofondo, dell'ottima titletrack, che riprende
"He Av En", o di
"Untamed", lasciata interamente agli strumenti tradizionali).
La sopraccitata
"He Av En" mi ha ricordato l'opera più recente di
Mike Oldfield, così come è difficile non sentire echi di Massive Attack, Moby, Depeche Mode ed Enigma nelle esotiche - ma originalissime -
"Trials", "Shadows" e
"Rinsing The Night". Storia a sé fa
"The Art Of Repairing", talmente affine ad
"Autobahn" dei Kraftwerk da sembrare incredibile e fuori contesto (ma niente paura, non è così).
Un altro tassello importante in una discografia pressoché inattaccabile.
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