Al loro esordio discografico gli spagnoli
Velo Misere dimostrano di avere le idee molto chiare.
L'ambient black metal offertoci dal gruppo, infatti, si muove all'interno di canoni ben definiti passando da riferimenti a certe cose degli Urfaust fino ad arrivare a lambire i Blut Aus Nord più "epici" e meno industriali e le visioni caotiche degli Emperor di inizio carriera, il tutto "compresso" nei quattro brani che compongono
"Genealogía del eterno desasosiego", un EP di buona qualità perché l'atmosfera alienante che riesce a creare, grazie al riffing serrato, ipnotico e dissonante delle due asce, allo scream lontano del singer ed alle indovinate aperture "melodiche" (termine da prendere con le molle) che a volte interrompono la furia esecutiva, è certamente realizzata con maestria oltre ad essere elemento essenziale quando ci si confronta con un genere come questo, un genere, cioè, all'interno del quale ciò che conta davvero, ciò che fa la differenza, è solo ed esclusivamente la sensazione di estraniamento che si riesce a mettere in musica al di là di doti tecniche o capacità particolari in fase di arrangiamento.
I
Velo Misere dimostrano, per tanto, di avere proprio questa capacità espressiva e di saperla veicolare con il loro suono violento e gelido che incontrerà, sicuramente, i gusti degli "estremisti" più puri tra di voi.
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