L'ho sentito in streaming qualche settimana fa, mi ero imbattuto un po' per caso nel disco. Partendo dal presupposto che nell'underground Italiano c'è un universo immenso che pulsa vivo e forte per questo meraviglioso genere immortale. Devo dire che ho un debole per le band Italiane e penso di aver sentito veramente quasi tutto. La caretteristica degli Arca che subito mi è balzata all'orecchio è la bella voce dinamica e duttile di Sergo Toya. La voce che troppo spesso è il vero tallone di Achille di queste Band "emergenti" (il mio preferito in assoluto però rimaneil grande Alessandro Corvaglia). Sono quindi assolutamente d'accordo con il buon Marco, ottimo disco, buone Idee ottimi interpreti.....e pensare che in Italia rimarranno semisconosciuti (e ringraziamo Dio che c'è ancora gente che suona col cuore e per passione....)