Una carriera ultratrentennale e 5 album all'attivo, l'ultimo dei quali datato 2006 ("
Deathreat", ne parlammo
qui): non si può certo dire che i transalpini
Agressor siano una band prolifica.
Eppure si sono guadagnati la loro fetta di notorietà e di consenso presso i metalheads francesi e non già a partire dal debut album "
Neverending Destiny", un disco destinato comunque a fare storia in quanto fu il primo licenziato da una major (all'epoca la
Noise Records che annoverava tra le proprie fila gente come Bathory, Kreator, Celtic Frost) inciso da una band proveniente dal paese di Robespièrre.
Oggi, dopo oltre due lustri di silenzio,
Alex Colin-Tocquaine e sodali tornano grazie alla
Season of Mist che fa rinascere a nuova vita il loro terzo full length datato 1994 "
Symposium of Rebirth", pubblicando un doppio cd intitolato proprio "
Rebirth".
In quasi due ore di musica i vecchi fans ritroveranno quel sound che oltre due decadi fa aveva stupito per l'audacia nel superare i confini del thrash/death violento degli esordi ingentilendolo e rivitalizzandolo con inserti orchestrali e cori magniloquenti, e le nuove generazioni potranno riscoprire meravigliate quelle pennellate progressive così inusuali in una proposta comunque estrema.
I due dischetti non sono composti in modo ordinato ma contengono i vecchi brani di "
Symposium of..." in versione rimasterizzata e non, alcuni in versione demo, la cover del brano dei Terrorizer "
After World Obliteration" e rimixaggi vari.
Vi è insomma parecchia carne al fuoco ed è divertente tornare indietro nel tempo ascoltando brani come "
Barabbas" o la delicata suite acustica "
Dor Firn-i-Guinar" o ancora l'incredibile versione targata
Agressor del tema portante di "Conan il barbaro" (opera di un certo Basil Poledouris) "
Theology - Civilization - Wheel of Pain" realizzata con il Coro dell'Operà di Lyone: questi signori del metallo portano ancora a scuola parecchia gente.
Un'operazione nostalgia dunque o una palese mossa commerciale nel tentativo di riportare in auge una band da troppo tempo scomparsa dai radar del pubblico?
Confesso di non vedere di buon occhio le reissue o le compilation ma a volte -come in questo caso- hanno l'indubbio merito di far godere anche a chi se le fosse perse al momento dell'uscita, opere decisamente di alto livello.
A bientôt
Agressor.
Agressor - "
Dor Firn.i-guinar"
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?