Da un gruppo che sceglie di chiamarsi
Satan my Master e che intitola il proprio debut (su cassetta!)
"The King Of Hell Arrives" che cosa dovremmo aspettarci?
Rose e fiori?
Certamente no!
Qui abbiamo a che fare con un ruvido e grezzo Black Metal old style, fortemente imbastardito dal thrash e da accenni al death secondo le "indicazioni" che, anni addietro, gruppi come i primissimi Sodom, i primissimi Destruction o i Mayhem di "Deathcrush", hanno impartito al mondo dell'estremo.
Niente di nuovo dunque.
Tuttavia, al netto della ingenuità di proposte come questa ed al netto della assenza di originalità, va detto che il duo portoghese, ovviamente misterioso, è in grado di scrivere pezzi efficaci, dal riffing ispirato, satanici, taglienti ed anche "attenti" alla melodia (ovviamente termine da prendere con le pinze) tanto è vero che il gruppo non bada solo a pestare sull'acceleratore ma, in brani come
"Scepter of Doom" o l'ottima
"Nuclear Abomination", riesce a descrivere atmosfere misteriose ed occulte particolarmente di impatto che ne testimoniano la validità in fase di arrangiamento ed una capacità di songwriting tutt'altro che banale.
Insomma, il re dell'inferno non verrà qui sulla terra, ma questi sei brani, tra l'altro prodotti a modo, sono un buonissimo modo per non farcene rimpiangere l'assenza.
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